Pistorius, protesi e polemiche

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Pistorius_Oscar_protesiUna posizione curiosa quella presa da Oscar Pistorius, dopo la finale dei 200 metri alle paraolimpiadi. Gara con un esito che ha fatto notizia perché l’atleta sudafricano, campione in carica, è stato battuto dal brasiliano Alan Oliveira, già autore in semifinale di un sensazionale 21”30 (nuovo record mondiale).

Pistorius ci teneva parecchio a questa gara così come alla tripletta 100-200-400, anche perché, salvo sulla distanza più breve, era il favorito della vigilia.

Al termine dei 200 metri Pistorius ha infatti esternato la sua insoddisfazione perché le protesi del carioca lo alzavano di 5 cm, osservazione peraltro confermata dallo stesso staff di Cardoso.

La tesi implicita è che tali “attrezzi” (utilizzati peraltro anche da altri rivali) forniscano una “leva più potente”e quindi un vantaggio che hanno consentito al brasiliano di precederlo sul traguardo sebbene per pochissimi centesimi di secondo. Peccato che i regolamenti non lo impediscano.

Il “problema” è semmai di Pistorius, che non modifica le sue dal 2004, ovvero da quando ha ottenuto dal TAS il permesso di correre con i normodotati, ma utilizzando solo quel determinato tipo di protesi.

Insomma, dopo una vita passata a far valere le sue ragioni al CIO (e modestamente ricordiamo che la nostra testata ha sempre sostenuto la crociata del sudafricano) ci sembra che stavolta, malgrado le successive scuse, il simpatico Pistorius sia scivolato sulla classica buccia di banana. Può capitare.

rodolfo.lollini@podisti.net

Ultimo aggiornamento (Mercoledì 05 Settembre 2012 03:19)