Se otto oreee vi sembran pocheeeee......

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Vigan_Luigi_MDM_2012_foto_Roberto_Mandelli….. intonava la voce solista. Ed il coro: provate voi a lavorar………

Gli esperti musicali la definivano una canzone di protesta. Per me era solo un’istantanea in musica che fotografava la situazione di tutta un’umanità esclusivamente votata al lavoro.

Ora mi serve come spunto per ragionare su un argomento che, come le stagioni (anche se non sono più quelle di una volta….) si ripresenta puntuale sulle pagine di Podisti: quello dei costi esorbitanti ed in continuo aumento ai quali si sottopongono i podisti pur di soddisfare la loro voglia di gara domenicale.

Argomento che potrebbe essere celermente chiuso prendendo alla lettera la canzone: “provate voi a lavorar….”. Ma è una scorciatoia da non praticare perché non modificherebbe alcunché. Mentre, a parer mio, ci sarebbe molto da modificare.

Premetto che la domanda è attuale e pertinente. Sono le risposte che mi lasciano perplesso in quanto non vogliono tener conto di cosa c’è attorno alla gara domenicale. Sembra, dalle risposte e da quel che si sente nei vari dopocorsa, che una gran percentuale di corridori non considera quel che c’è “oltre, davanti, dietro e dentro” quei 5 o 50 km di gara.

C’è, per esempio il pacco gara. Che è in fase di modifica o di tramonto. E non sarà certo il rifiuto o lo sbavare di qualche corridore che ne modificherà o deciderà le sorti. Ma a deciderle, queste sorti ,sarà la politica delle agenzie di comunicazione, sempre alla ricerca di nuove strade pubblicitarie. E queste nuove strade dovranno tener certamente conto del nuovo trend di vita cui siamo costretti dagli eventi che nulla hanno a che fare con lo sport ma che certamente influiscono anche su di esso. Se qualcuno pensa che lo sport (tutto) sia ancora un’isola felice (come lo è stato per qualche tempo), è bene che riveda i suoi parametri.

C’è anche la maglietta. Maglietta si, maglietta no. A decidere per l’una o l’altra soluzione sarà unicamente il mercato. Nel giro di due anni sui mercati mondiali le quotazioni del cotone sono quasi raddoppiate. Il filato sintetico si adeguerà per vari motivi al rialzo. E se questo non basta, per dimostrare la nostra impotenza di “utilizzatori finali”, ci sono anche i rivenditori di articoli sportivi che chiedono (giustamente) alle case produttrici di calmierare, ogni domenica, l’immissione sul mercato di qualche migliaio di magliette.

Ci sono gli Enti Pubblici che ormai non contribuiscono se non con delle briciole. E verrà il momento che ogni tipo di disciplina dovrà fare i conti per pagare anche i servizi reali elargiti. Noi i vigili per le strade, le palestre per il riscaldamento e le pulizie, ecc. E in diverse Amministrazioni già si paga….. Per stare in tema sportivo ma fuori dal nostro orticello, si legga la pagina che riguarda il nuoto milanese/lombardo apparso sulla Gazzetta di oggi. Situazione non bella sotto tutti gli aspetti. Sarò prevenuto, leggerò troppo tra le righe ma, tutti i personaggi intervistati, mi pare si esprimano ragionando come se la situazione fosse quella di sempre, le esigenze quelle di sempre, le responsabilità di quelli di sempre, i soldi quelli di sempre. Solo gli Enti Pubblici delle località turistiche elargiranno in continuazione come prima.

C’è pure la Fidal. Non si vede mai oppure nei momenti meno opportuni, ma c’è. A dicembre c’è la tornata elettorale. Qualche lettore potrà pensare: ecchissenefrega! Ma se gli uscenti verranno riconfermati, aspettiamoci una tassazione supplementare. Se riconfermati, vuol dire che la politica del quadriennio trascorso è stata gradita, condivisa ed accettata. Se altri saranno i vincitori, si può sperare in un cambio di politica. Personalmente nutro forti dubbi.

Il rosario potrebbe continuare all’infinito, ma chiudo con un riferimento positivo. Don Kenia Run è un’esperimento che può iniziare a modificare qualcosa nel pensiero culturale collettivo di chi corre.

Buone sudate a tutti da Luigi Viganò

PS. A parte la esaustiva indagine sulle spese elaborata dal Raffaelli, non riesco a trovare lamentele riferite ai costi elevati delle scarpe, dei marchingegni elettronici, degli integratori ecc. Qualcuno ne conosce il motivo?

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(Foto di Roberto Mandelli - Podisti.Net)

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Ultimo aggiornamento (Giovedì 04 Ottobre 2012 13:55)