Fabio Marri e quel cancello chiuso a Canazei

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marri fabio 222x331 foto roberto mandelliA volte ritornano. E non sempre si tratta di esperienze positive, come quella capitata a Fabio Marri, Past-Director di Podisti.net. Se leggerà il pezzo, forse si arrabbierà per il titolo che gli abbiamo attribuito, in quanto non siamo sicuri si tratti di un termine corretto. Perché Marri, oltre ad essere un valente ultramaratoneta è anche molto esperto in linguistica e quindi bisognerebbe sempre andare con i piedi di piombo quando lo si tira in causa. Omettendo di elencare il suo lungo curriculum, ricordiamo soltanto che sulla rivista Correre ha recentemente curato una rubrica proprio dedicata al dizionario della corsa.

Se abbiamo sbagliato, speriamo lo consideri un peccato veniale e ci perdoni, come siamo certi perdonerà anche gli organizzatori della seconda edizione della Sellaronda Trail Running, bella gara andata in scena circa un mese fa, per la quale la nostra testata ha ospitato il comunicato stampa dell’organizzazione, in cui veniva descritta in dettaglio la gara dei primi.

Ma cosa è successo a Marri ed a molti altri partecipanti? E’ avvenuto che al secondo cancello, posto a Canazei, il gruppo dei concorrenti si è quasi dimezzato. Da circa 180 iscritti, causa un tempo limite molto stretto, hanno potuto proseguire poco più di un centinaio.

A questo proposito ecco la testimonianza di alcuni atleti, come Marco Valicati: “Il Sellaronda è una gara fantastica ed il panorama che si ammira lo è ancora di più. Siamo partiti in quattro da Pavia per venire a correrla: 800 km in auto, due notti in hotel, iscrizione e spese varie. Erano mesi che ci pensavo e che attendevo il 15 Settembre per godermi quest'avventura! Solo uno di noi è però riuscito a scampare ai cancelli orari ed in tre abbiamo alzato bandiera bianca a Canazei, come noi tanti altri. Ma non sarebbe un bene ampliarli questi benedetti cancelli per far sì che anche chi non viaggia a mille possa portarsi a casa la soddisfazione di finire questa splendida impresa? A Settembre le giornate sono ancora lunghe e un piccolo sacrificio in più da parte di tutti i volontari sarebbe auspicabile. Se invece volete che la vostra rimanga una gara per soli "marziani", spiacente, ma i pavesi non ritorneranno...”. 

Della stessa idea anche Roberto Foligno. Sebbene abbia concluso in 7h49’, passando indenne dalle “forche caudine” di Canazei, ecco quanto ci ha dichiarato: “Io capisco che un trail non sia una corsa per tutti e che l’equivalente di un tempo limite di 6/7 ore per una maratona non sia proponibile per questo tipo di gare, ma facendo un paragone, il tempo limite del secondo cancello equivale a smontare il gonfiabile della maratona dopo meno di 4 ore. Una soglia troppo elitaria”. 

Ma torniamo a Marri, perché lui è uno che in corsa non si fa intimorire da nessuno. Malgrado lo stop, ha proseguito, finendo entro il tempo massimo, a dimostrazione che il limite di Canazei era incongruo anche rispetto a quello stabilito per transitare sotto lo striscione finale.

Il bello è che come scritto nel nostro incipit, non è la prima volta che si trova in questa situazione: “Rammento che esattamente 10 anni fa, durante la Maratona del Cielo di Corteno Golgi, mi successe all’incirca la stessa cosa. Come allora, nonostante lo stop ho proseguito, per dimostrare a tutti che anche ritardando di un quarto d’ora all’intermedio (come ho fatto io)  si stava ampiamente dentro il tempo massimo. Infatti io ci sono stato per 40 minuti e non sono nemmeno arrivato ultimo, anche se non mi hanno messo in classifica, cosa che, regolamento alla mano, non meritavo: dura et obtusa lex, sed lex.” 

Chiudiamo lasciando il doveroso diritto di replica a chi aveva in mano le chiavi del cancello, ovvero gli organizzatori della Sellaronda Trail Running. 

rodolfo.lollini@podisti.net

Ultimo aggiornamento (Mercoledì 24 Ottobre 2012 10:54)