Montepremi per italiani: questo perfetto sconosciuto!

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Gizzi Noemi 2012 foto Roberto MandelliDa un paio d’anni la Fidal ha imposto che “nelle gare Nazionali e Internazionali gli organizzatori debbano prevedere un montepremi pari al 25% del totale, riservato esclusivamente ai soli atleti italiani e da distribuire sulla base del loro ordine di arrivo”. Per incentivare la partecipazione di atleti italiani – almeno, così si legge nelle disposizioni Fidal.
Sempre più spesso, e inspiegabilmente, si assiste però al non rispetto di tale regola.
Oppure, laddove il montepremi per italiani è previsto, sempre più spesso è assoggettato a dei malus a dir poco “severi”, che di fatto lo rendono un miraggio ad appannaggio di pochi, pochissimi.
Qualche esempio? La maratona di Venezia che si è disputata il 28 Ottobre non ha premiato nessuna atleta donna italiana perché le prime tre (tra cui la sottoscritta) hanno superato il limite imposto per accedere al montepremi. Era difatti prevista una decurtazione non parziale, ma del 100%, nel caso di superamento di tale limite.
La maratona di Roma, che dovrebbe essere il fiore all’occhiello dell’Italia, prevede che la prima italiana, per accedere al montepremi a lei riservato, fermi il crono sotto le 2h e 26 minuti. O che la decima italiana, per essere premiata come tale, non superi il tempo limite di 2h e 39 minuti.. sennò tanti saluti e grazie! (sul fronte maschile non siamo messi tanto meglio, con i limiti posti rispettivamente a 2h e 12 minuti e 2h e 25 minuti).
In più, sul regolamento, si legge anche che i premi saranno tassati, come da normativa vigente, al 23% (ah, sì?!? Ma da quando?).
Ora io mi chiedo: ma come è possibile che gli organizzatori interpretino a proprio piacimento le disposizioni FIDAL, senza che questa si faccia garante di quanto stabilito e intervenga in maniera forte e incontrovertibile?
Ma questi signori che organizzano eventi di carattere internazionale, hanno una minima cognizione del panorama italiano? Sanno che ci sono in circolazione al massimo 2-3 donne in grado di correre una maratona sotto le 2h e 26 minuti, e altrettanti uomini con un personal best di 2h e 12 minuti?!
Non suona come una presa in giro, ma di quelle grosse, ritrovarsi sulla carta un montepremi che di fatto ha una probabilità infinitesima di essere assegnato? Perché prevedere una decurtazione del 100%, e non dei malus che suonino meno impietosi e siano da effettivo stimolo?
Insomma, se il tutto era nato per incentivare la partecipazione di atleti italiani a gare di carattere internazionale dove le prime posizioni sono ad appannaggio degli stranieri, io ho come l’impressione che gli organizzatori, noti per le loro furberie, abbiano trovato l’ennesimo modo per salvaguardare le proprie tasche. Passi che i montepremi vengono pagati dopo 5-6 mesi (quando va bene, ma spesso si devono attendere anni, e talvolta i soldi non arrivano mai!), passi che vengono applicati dei malus sia sui montepremi degli assoluti che su quelli degli italiani, ma dei vincoli così restrittivi non hanno proprio ragion d’essere!
Ecco, credo che gli organizzatori abbiano sì salvaguardato le loro tasche, ma certamente non la faccia: da italiana a cui non piace farsi prendere in giro, preferirei che questo montepremi venisse piuttosto eliminato.
Spero che qualcuno, lassù, si prenda la briga di darmi tutte le risposte del caso.
E che altri runners italiani dicano la loro, tanto per far capire che, è vero, non corriamo veloci come i keniani, ma non ci piace farci prendere per i fondelli!

Ultimo aggiornamento (Mercoledì 14 Novembre 2012 11:11)