Quella volta che... Shizo Kanakuri finì la sua maratona dopo 55 anni

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Lo sport è fatto di gesti, di emozioni, ma anche di tantissime storie al limite dell'incredibile e proprio per questo ancora più affascinanti e spesso commoventi come quella del giapponese Shizo Kanakuri che detiene, indubbiamente, uno dei record più 'strani': ha corso la maratona con il tempo di 54 anni, 8 mesi, 6 giorni, 5 ore, 32 minuti, 20 secondi e 3 decimi.  Olimpiadi di Stoccolma 1912,  l'atleta giapponese era il favorito nella maratona, ma qualcosa andò storto. Kanakuri non tagliò mai il traguardo, anzi scomparve e nessuno ne seppe più nulla, fino al 1962 quando fu rintracciato da un giornalista svedese. Nel 1967 torna a Stoccolma e può finire la sua maratona, 55 anni dopo.

Nel 1912 a Stoccolma, il Giappone era presente con.. due atleti e uno di loro è il giovane Shizo Kanakuri, che in patria è considerato un eroe, tanto positivi sono i risultati da lui ottenuti sulla distanza dei 42,195 km. Grazie ad una mobilitazione popolare viene raccolta una somma per consentire all'atleta di gareggiare nella prova 'regina' delle Olimpiadi e Kanakuri parte così per Stoccolma.  La maratona è in programma il 14 luglio e gli atleti in grado di puntare all'oro sono tre, oltre al giapponese, ci sono due sudafricani, McArthur e Gitsham.

Quel giorno le condizioni meteo sono molto 'strane' per essere in Svezia, fa molto caldo e gli atleti non possono, per regolamento, assolutamente rifocillarsi. Kanakuri parte e prende subito il comando, tallonato da MacArthur, ma al trentesimo chilometro Kanakuri 'scompare' e nessuno lo trova più e dopo giorni di ricerche, viene iscritto nel registro delle persone  scomparse in Svezia.

50 anni dopo quel giorno d'estate, un giornalista svedese si interessa alla storia di questo atleta giapponese e dopo una lunga ricerca scopre che Shizo Kanakuri è vivo ed è in Giappone.  Dopo tutto questo tempo l'ex maratoneta si sente di raccontare la sua storia: arrivato al 30° chilometro era stremato e accettò da bere da una signora e  poi...si addormentò, per dieci ore!.  Svegliatosi, per la vergogna, rientrò in incognito nel suo paese.  Nel 1967 a Stoccolma si festeggia il 55° anniversario di quelle Olimpiadi e il comitato invita Shizo, ormai settantaseienne, a concludere la sua maratona, ricominciando dal punto nel quale era crollato in un sonno profondo. Era sempre estate, come nel 1912, e il cronometro finalmente poté registrare il tempo di Kanakuri : 54 anni, 8 mesi, 6 giorni, 5 ore, 32 minuti, 20 secondi e 3 decimi.