RUN 5.30: ne parliamo con Sergio Bezzanti

Rubriche - Interviste

Bezzanti_Sergio_run_5.30Si è corsa giusto una settimana fa la RUN5.30 milanese e già altri due appuntamenti sono alle porte: il primo domani a Torino e l’altro, confermato, a Modena settimana prossima (a beve notizie sull’iniziativa dei Podisti da Marte a sostegno delle persone colpite dal terremoto).
Poteva sfuggire Sergio Bezzanti, ideatore insieme a Sabrina Severi degli appuntamenti della RUN 5.30 (www.run530.it), a un’intervista di Podisti.Net? 

Sergio, a Milano si è appena corsa la 3^ RUN 5,30 con circa 2000 partecipanti e, dalla singola data di Modena del 2009, nel 2012 le date saranno cinque: tu e Sabrina come lo spiegate questo successo della vostra iniziativa?
Una puntualizzazione sui numeri: 1400 i partecipanti di Milano. Pensiamo davvero che il successo dell'iniziativa non sia l'aver trovato l'idea meravigliosa quanto la coerenza di chi la propone; noi siamo davvero così, per abitudine, andiamo a letto presto, ci svegliamo presto al mattino e, dovunque ci troviamo, siamo soliti uscire all'alba a passeggiare per la città. La gioia di condividere questo stile di vita ci si legge in faccia e ce l'hanno anche detto 'siamo andati ad altre manifestazioni che cercano di imitarvi facendo cose strane ma, voi… siete voi stessi!'.

Ci ricordi brevemente da cosa nasce la RUN 5,30?
RUN5.30 nasce dall'esperienza di una vita vissuta svegliandosi presto, i miei genitori non riuscivano a tenermi sveglio fino al Carosello e, al mattino, fin da piccolo cercavo di uscire di casa prestissimo, prima che tutti gli altri aprissero gli occhi. Girando l'Europa per lavoro scoprii che, all'alba, potevo correre per la City, a Londra, o lungo gli Champs Elisées, a Parigi, in mezzo alla strada ed era una bellissima sensazione!
Poi conobbi Sabrina che, da nutrizionista, mi disse 'Sergio dobbiamo trovare un modo per stimolare le persone a muoversi, dobbiamo dargli una motivazione forte ma alla portata di tutti e, soprattutto, che possa inserirsi in giornate già piene di impegni'… detto fatto, era ciò che facevo da bambino!
Quando, nel 2009 a Modena, proposi questa cosa al movimento podistico mi risero dietro e bocciarono il progetto, non ricevetti il patrocinio dalle istituzioni ma ebbi lo stesso i permessi per realizzare la manifestazione e, divulgata sul web e con il passaparola, 570 persone parteciparono alla prima RUN5.30.

Secondo te fra i tanti partecipanti alla RUN 5.30 quanti sono quelli che hanno capito il vostro messaggio e quanti quelli che invece partecipano per una, passami il termine, "goliardata" da raccontare"?
Lavoro come creativo nella pubblicità da 30 anni e so che le persone non leggono, l'attenzione si limita ai titoli e alle figure, ciononostante non ci stanchiamo di ribadire che RUN5.30 non è l'ennesima corsa podistica della quale, in un calendario già affollato, non si sentiva il bisogno ma, un vero grande progetto di comunicazione teso a divulgare i 'sani stili di vita' tant'è che, insieme a Sabrina, teniamo corsi nelle grandi aziende, siamo chiamati a relazionare a convegni e teniamo lezioni universitarie proprio su queste tematiche, partendo dall'esempio di RUN 5.30.
Non siamo sicuramente goliardi (ma non abbiamo nulla contro chi lo è) preferiamo 'essere' ciò che siamo dando l'esempio con il nostro comportamento, forse saremo meno visibili e ci vorrà un po' più di tempo perché (grandi sponsor) si accorgano di noi ma, questa coerenza, alla lunga paga sempre… anche parlando da pubblicitario.
 
Ricordo di aver letto che a Modena sin dalla prima edizione avete coinvolto i ragazzi delle scuole superiori, a Milano questo è stato possibile?
Precisamente dalla seconda edizione. Abbiamo trovato la disponibilità di un preside e di prof di educazione fisica illuminati (li voglio citare nell'ordine, Roberto Cavalieri, Ugo Giberti, Mauro Dondi dell'Istituto Guarini di Modena) che hanno coinvolto più di 200 ragazzi ad accettare questa sfida; lo slogan, semplice e d'impatto, era 'Perché no?' ed è stato spiegato ai ragazzi che queste due semplici parole definiranno la loro vita (sliding doors) quando dovranno prendere autonomamente delle scelte. Ora gli istituti di Modena che partecipano alla RUN5.30 sono 5, il progetto Scuola, purtroppo, non ha ancora uno sponsor ed è interamente sostenuto dalla nostra associazione l'A.S.D. Vaniglia.
A Modena, io e Sabrina, andiamo personalmente nelle scuole per incontrare i ragazzi e motivarli, su Milano non è ancora stato possibile farlo, per organizzazione e anche per mancanza di un minimo di risorse ma, ce lo hanno già chiesto anche a Torino e Venezia.
 
Dopo Milano, Torino, Modena, Bologna e poi Venezia: l'ipotesi di una RUN 5.30 a Verona è tramontata o solo rimandata? E per l'autunno ci saranno altri appuntamenti?
Verona spero sia solo rimandata perché è una bellissima città. Prima di andare in una nuova città chiediamo 'permesso' come quando si entra in casa altrui, RUN5.30 non può prescindere da creare alleanze sul territorio con le istituzioni, le associazioni sportive e di volontariato; per tessere questa rete ci vuole tempo, coerenza e sincerità.
Invece, ti dò una news, stiamo lavorando con il nuovo partner Terramia per portare il progetto all'estero, nello specifico a New York e nelle grandi capitali europee; non ho timore di rivelarlo perché sono consapevole che, mettendo in circolo delle energie positive, le cose poi si avverano.
 
Per Torino e Modena le iscrizioni sono già "esaurite": quanti saranno al via in questi due appuntamenti?
Noi abbiamo un numero chiuso di 1000 partecipanti che a Milano è diventato 1400; ho avuto la prova in questa edizione milanese che, oltre questi numeri, si rischia di scalfire il clima di gioia e di benessere che puntiamo a creare; le strade, gli ostacoli presenti nelle città, l'inevitabile agonismo (anche se è una non competitiva), la nostra organizzazione minimale rischiano di vanificare i nostri sforzi. Ci spiace dire dei no ma è necessario perché vogliamo avere la possibilità di regalare a tutti un sorriso, senza tensioni. Piuttosto invitiamo chi non riesce a partecipare, a fare parte dello staff, c'è sempre bisogno di staffette in bicicletta, dei segna chilometri umani, dei volontari agli angoli delle strade e, la partecipazione all'emozione dell'evento è, se possibile, ancora più grande perché se si è parte integrante.

Vuoi approfittare per lanciare un messaggio ai nostri lettori?
Lasciate da parte l'agonismo (in questa manifestazione) godetevi la città ricercate la semplicità in tutto ciò che fate, togliete invece di aggiungere: la RUN5.30 sta tutta in un furgone, arriva in città alle 2 del mattino e la lascia alle 7 pulita come prima.
Don't dream it. Be it!

Ultimo aggiornamento (Sabato 02 Giugno 2012 12:55)