Michele Didoni: per Schwazer e Giupponi molto più di un passaporto olimpico

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Lollini_Rodolfo_con_Didoni_Michele_foto_Roberto_MandelliEbbene sì, adesso lo possiamo confessare, dopo la 20 km di Lugano del 18/3, quando Alex aveva vinto in 1h17’30”, conseguendo il record italiano e fermandosi a soli 14” dal limite mondiale, ci eravamo preoccupati, dimostrando ancora una volta la nostra insipienza tecnica. Ma non è che ha un poco esagerato? Ve bene che il ragazzo aveva corso in progressione, con un negative split nei secondi 10 km ed un finale da 3’33” nell’ultimo mille, però la gara che contava per il pass sulla 50 km era la settimana successiva…

E invece no. Alex stava benissimo e con lui anche il compagno di allenamenti Matteo Giupponi che dopo Lugano (chiusa in 1h20’58”) avrebbe tutte le carte in regola per andare anche lui a Londra sui 20 km.

Domenica a Dudince l’obiettivo minimo era il 3h54’. Crono abbondantemente alla sua portata, ma va ricordato che erano due anni che Alex non terminava una 50 km. Invece ha stravinto in 3h40’58”, tempo di assoluto valore mondiale.

Settimo Milanese, dove si sta allenando seguito da Michele Didoni e dove l’abbiamo intervistato qualche mese or sono, si sta dimostrando la location ideale per lui, che abbandonerà solo per un periodo in altura in Svizzera a giugno. Questa volta non abbiamo voluto disturbare Alex, che ha il morale a mille, ed abbiamo contattato il suo coach.

Ciao Michele, e tanti saluti dall‘ex azzurra di marcia Elisabetta Perrone, che abbiamo incrociato domenica prima della Biella-Piancavallo.

Grazie mille, contraccambio. La chiamerò nei prossimi giorni. Sapevo che stava per trasferirsi in Piemonte.

Dopo la 20 km di Lugano ci era venuto il dubbio che aveste un poco esagerato.

Non eravate soli, in tanti mi avevano detto la stessa cosa. Invece devo dire che visti i tempi che registravamo con il lavoro in soglia ci è venuta in mente l’idea di ritoccare il record e così è stato. Siamo stati bravi, ma anche fortunati. Partiti forte, l’idea era quella di fare il punto a metà strada, quando ho visto l’espressione e la decisione di Alex ho capito che era la giornata giusta.

A Dudice invece...

Guarda, fare 3h40’ in quelle condizioni è molto significativo, credimi. Alex ha fatto un altro salto di qualità, non ha più paura di niente. Il percorso predisposto nella cittadina slovacca era tutto tranne che l’ideale per fare il tempo. Di solito si corre su un rettilineo da 2 km con due larghi “tornanti”, invece c’erano sette curve in un giro da solo un chilometro, con irregolarità del manto che ovviamente i marciatori “sentono” molto più dei runner. E temperatura già alta (23°), infatti i ritirati sono stati oltre 40. Un altro buon segnale visto che a Londra la gara è l’11 Agosto. Tra l’altro per delle “incomprensioni” con l’organizzazione (Ndr: Didoni vorrebbe dire di più ma si ferma qui…), all’arrivo Alex è stato lasciato all’aeroporto per 5 ore. Ma in questo momento si sente così bene sia fisicamente che psichicamente che ha preso la cosa sul ridere.

Non è un poco presto per essere in forma?

Abbiamo fatto il picco, adesso per una quindicina di giorni si scende di ritmo, senza mai andare al massimo, senza ristimolare. L’importante è tenere un bel chilometraggio settimanale (ndr: 200 km..). Stacchiamo anche qualche giorno da Settimo per ritornare a farci vedere il 15/4.

Maratona di Milano?

Si facciamo una staffetta carabinieri per un ente benefico che sostiene l’Ospedale Buzzi Per primo partirà Matteo Giupponi, poi toccherà a Diego Cafagna e poi ci sarò io, non so ancora se camminerò correrò o marcerò…

Nooo! Ma così rovini tutto!

In effetti.. ma tanto ci penserà Alex in ultima frazione a recuperare.

Passiamo a parlare della 20 km e di Matteo Giupponi. Alex gli farà compagnia?

No. Siamo concentrati solo sulla 50 km, nessuna tentazione doppietta. Quanto a Matteo, a Lugano ha conseguito il minimo A ma…

Ma il selezionatore della Marcia, Vittorio Visini, lo porterà a Londra solo se si classificherà tra i primi venti alla Coppa del Mondo di Saransk, del 12 e 13 Maggio..

Guarda, in molte nazioni quando un atleta fa il minimo A gioiscono e non si fanno più problemi. Matteo è andato un minuto sotto questo limite e quindi spero che vada a Londra anche se per caso a Maggio avesse un problema. In una gara singola può succedere. Si sta allenando benissimo e se lo merita. Ha 23 anni ed è uno dei migliori prospetti futuri in questa disciplina. Tra l’altro non “ruberebbe” il posto a nessuno in quanto non siamo messi come le nostre maratonete che sono in quattro per tre posti soltanto.

rodolfo.lollini@podisti.net

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(Foto di Roberto Mandelli - Podisti.Net)

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Ultimo aggiornamento (Mercoledì 28 Marzo 2012 09:20)