Pescara - XI Maratona D'Annunziana

Abruzzo - Primapagina

Un’altra perla sull’Adriatico! 

Avevo già evidenziato nelle mie precedenti cronache circa la mia volontà, per quest’anno, di voler esplorare gare mai corse prima.

Dopo una sequenza di gare regionali ottimamente organizzate, domenica scorsa ho scelto, insieme a mia moglie, la maratona d’Annunziana di Pescara, manifestazione articolata sulla classica distanza dei 42, 195 Km, anche a staffetta, ma che prevedeva anche la mezza maratona (cui ho partecipato con molto azzardo, avendo, negli ultimi due mesi, corso solo cinque volte e solo su distanze di massimo 12 km), una non competitiva e gare per ragazzi.

In passato gli echi delle ottime organizzazioni abruzzesi mi erano giunti dalle dirette esperienze del mio amicone Emilio Pagano, altro buongustaio del podismo “a misura di podista”.

Mai scelta fu più azzeccata!

Giunto a Pescara di buon’ora, ho iniziato subito ad apprezzare la certosina organizzazione dell’ASD Farnese Vini.

Alle ore 7 in punto era già possibile ritirare i pettorali, operazione condita dai sorrisi, dalla gentilezza e disponibilità delle ragazze preposte.

Nell’ampia piazza della Rinascita che, per la sua disposizione, sembra una corolla di fiori posta sul lungo stelo di corso Cavour, erano ben predisposti tutti i servizi necessari alla manifestazione.

Tutti predisposti in una logica sequenza che solo menti podistiche ben allenate possono ingegnare in siffatto modo.

Alle 9:20 circa la partenza simultanea delle gare dava il via al districarsi del lungo serpentone di podisti verso via Francesco Ferdinando D’Avalos e, quindi, nella splendida pineta della zona residenziale di viale Alcione, dove moderni fabbricati sono incastonati in uno splendido verde nella proporzione che ogni città ben amministrata dovrebbe avere.

Dopo il 10 Km splendido l’attraversamento del ponte sospeso sull’Aterno che collega il succitato lungomare di viale Alcione al lungomare su viale della Riviera che, una volta esaurita la mezza maratona, resterà teatro della gara regina con un percorso a circuito di circa 10 Km.

Alla fine si conteranno 801 podisti al traguardo della mezza e “solo” 179 nella maratona.

Ho virgolettato la parola “solo” perché, a mio modesto parere, questa gara meriterebbe molti più maratoneti che, mi auguro, si accorgano di questa perla del podismo nazionale.

Ottimi i pacchi di entrambe le gare, costituiti da una originale scatola contenente bottiglia di ottimo vino, pasta, caffè, flaconcino energizzante e maglia tecnica mezza manica per la maratonina e manica lunga per la maratona, anche se mia moglie, maratoneta, ne ha trovata una a maniche corte…. Disattenzione dell’addetto o fine scorta?

Percorso davvero bello, piacevole, totalmente piatto, ben chiuso al traffico nella prima parte di gara, molto meno dopo la fine della maratonina, allorquando è stato permesso il transito alle auto sul lungomare viale della Riviera che, come già descritto prima, era rimasto teatro della seconda parte della maratona, suscitando il risentimento dei maratoneti.

Bagni chimici presenti in zona partenza/arrivo e lungo il percorso.

Eccellente il ristoro finale con frutta, acqua, dolci, the, integratori e, addirittura, pane con nutella che ha richiamato a più riprese la mia particolare predisposizione verso la succulenta crema spalmabile.

Ottimo anche il pasta party del dopo gara allestito ed offerto dal locale pastificio sponsor.

Di gran pregio anche le premiazioni che prevedevano dieci premi per i primi dieci arrivati sia uomini che donne, premi non cumulativi con quelli di categoria (cinque per ogni).

La prima donna si è vista assegnare addirittura un diamante dalla locale gioielleria sponsor.

Premiazioni condotte fino allo scadere della sesta ora di gara dal bravo ed esperto Roberto Paoletti che ha ben gestito tutte le fasi della kermesse.

La ns. permanenza abruzzese è stata allietata da una persona che definire speciale è riduttivo: Angela Gargano. Si Lei, la pluridecorata, la più famosa tapasciona del globo, detentrice di tanti record di distanza e resistenza (561 maratone all’attivo!), splendida amica dotata di un’incredibile carica, saggezza e quant’altro si possa desiderare di trovare in un’amica.

E’ Lei che ha preso per mano la mia consorte Teresa per traghettarla, inaffiandola costantemente di preziosi consigli, fino alla brutta crisi presentatasi per fortuna solo al 40° Km…. (era attesa molti chilometri prima….) che ha costretto Teresa ad uno stop, esortando la brava Angela a proseguire sola, avendo Ella un obiettivo temporale ben preciso insieme all’inseparabile coniuge Michele Rizzitelli, altro fenomeno tapascionico e sopraffino narratore delle sue gare.

In realtà le “Terese” erano due, a far compagnia anche la brava Teresa Lops, anch’ella supermaratoneta della Barletta Sportiva (oltre 60 maratone all’attivo).

La presenza delle due “Terese” ha creato un siparietto dove l’Angela si fregiava di essere scortata dalla Teresa del Bambin Gesù (Lops) e Teresa D’Avila (Calefato).

Questi sono i “teatrini” che si aprono nelle retrovie delle maratone, quelle frequentate da gente come noi, inesorabilmente lente ma inesorabilmente innamorate di questa maestosa disciplina che regala e regalerà sempre, foss’anche la millesima corsa, una goccia di lacrima emotiva sulla linea del traguardo.

Ultimo aggiornamento (Mercoledì 19 Ottobre 2011 07:28)