Annullata la Maratona di New York

Maratona - New York - ING New York City Marathon 2012

canceledAlle 05.20 di questo pomeriggio, le 22.20 in Italia, la CNN ha pubblicato la notizia dell'annullamento della gara,  il sindaco Bloomberg avrebbe cambiato idea perche' l'organizzazione della manifestazione "distoglierebbe forze ed energia dalle operazioni di soccorso e di recupero".
Da quando il sindaco aveva deciso di confermare la gara, erano piovute pesantissime critiche, a molti cittadini era sembrata una decisioni discutibile e frettolosa, anche alcuni maratoneti locali aveva criticato la decisione e si stavano organizzando per sensibilizzare la popolazione e gli stessi maratoneti a dedicarsi agli aiuti anzichè a pensare di correre.
Nel frattempo i danni si sono via via dimostrati maggiori, i morti sono saliti a 97, 50 solo nello stato di New York e devono aver colpito parecchio le immagini della gente in fila per il cibo.
Inoltre, anche la politica ha influito, si sono alzate voci di critica sia dai Democratici che dai Repubblicani, a quel punto Bloomberg è stato obbligato a fare marcia indietro.
Alle 24.00 ora italiana anche sul sito ufficiale della gara è apparso l'annuncio che abbiamo fotografato  e questo messaggio:

La Città di New York ed il  New York Road Runners annunciano la cancellazione della gara
La città di New York ed New York Road Runners annunciano che la ING New York Marathon 2012 è stata annullata. Durante lo svolgimento della gara non sarebbe possibile utilizzare le risorse per lo sforzo di risanamento dall'uragano, è chiaro che questo è diventata la fonte di polemiche e divisioni. Non possiamo permettere che una polemica su un evento sportivo - anche se molto significativo come questo - possa distogliere l'attenzione da tutto il lavoro estremamente importante che si sta facendo per aiutare New York nel recupero dalla tempesta. Il New York Road Runners vi darà ulteriori informazioni nei prossimi giorni,  vi ringraziamo per la vostra dedizione allo spirito di questa gara. L'Expo rimarrà aperto domani.

 

Stefano Morselli:

Questo è un colpo veramente pesante sia per Bloomberg che per Mery Wittemberg, la decisione di annullare la gara doveva essere presa già martedì scorso, le valutazioni sono state influenzate piu' dal business che dalla reale situazione delle zone colpite e dai fabbisgni della popolazione, ci si è preoccipati di vedere se le strade percorse dalle maratona erano praticabili, per il resto si è creduto che la città avrebbe tirato fuori la solita crosta.
La situazione, invece, è scappata di mano è la politica ha fatto il resto, in piena campagna elettorale, ognuno dei due contendenti ha dovuto prendere posizione "contro" per non lasciare all'avversario l'occasione di attaccare, è innegabile che il voto di milioni di americani, in questo momento, conta di piu' che i danni causati a 40.000 turisti stranieri e all'immagine della gara.
Se i maratoneti stranieri fossero rimasti a casa, il danno si sarebbe spalmato un po' su tutti, agenzie che non avrebber guadagnato nulla, compagnie aeree che avrebbero rimborsato, alberghi che non avrebbero incassato, organizzatori che avrebbero rimborato il salatissimo pettorale, il tutto anche attraverso gli ammortizzatori (polizze assucurative) che tutti questi operatori hanno sottoscritto proprio per occasioni simili.
Adesso che i maratoneti ed il loro accompagnatori sono volati a Ny, hanno occupato gli alberghi, hanno ritirato il pacco gara, hanno usufruito dei servizi delle agenzie, sara' molto piu' difficile poter ricevere dei rimborsi.
Negli USA ora potrebbero nascere delle "class actions", per gli stranieri, benchè piu' danneggiati, sara' invece più complicato, speriamo che la Wittemberg sia in grado di cogliere l'importanza, per la propria reputazione, di trovare forme di compensazione adeguate, magari anche in collaborazione con il "title sponsor" della gara che è un'importante banca, presente massicciamente anche in Italia, che non vorrà certo uscire danneggiata a livello di immagine da questa situazione.
Per la New York Marathon, in ogni caso, è un colpo durissimo, la sciagurata scelta del "Show must go on" a tutti i costi, avrà gravi ripercussioni anche per il futuro.

 

 

 

 

 

Ultimo aggiornamento (Sabato 03 Novembre 2012 10:29)