A New York si è corso comunque

Maratona - New York - ING New York City Marathon 2012

New York Marathon 2012 Apple foto Roberto MandelliCome preannunciato ,questa mattina ci siamo trovati noi di Podisti.Net con il gruppo Born 2 Run, foto di rito all’Apple e poi all’ingresso di Central Park. Qui con Fulvio Massini, Laura Fogli e Stefano Baldini abbiamo fatto un po’ di esercizi di riscaldamento e poi via tutti a correre, suddivisi secondo le possibilità.

Poco prima foto all'Apple, che vedete qui a fianco sia col gruppo Born 2 Run che di una parte di quello Podisti.Net.  

Non è stata una sorpresa trovare tantissima gente che ha deciso comunque di entrare e correre in Central Park, pensare che fossimo in 10.000 mi pare assolutamente realistico. Simpatica l’iniziativa di molti newyorkesi che offrivano acqua ai podisti. Non c’è stata la possibilità di passare sotto l’arco dell’arrivo, non ho capito perché era transennato, ci hanno tolto anche questa misera soddisfazione.

La giornata era bellissima per correre la maratona, non troppo freddo e molto sole, insomma, la giornata perfetta per correrla…...

Verso le 9 era diventato difficile correre per la quantità di gente che via via aumentava col passare delle ore, l’atmosfera di festa era per certi versi anche più importante della corsa stessa . Con una parte del gruppo Podisti.Net decidiamo di muovere verso il fiume Hudson, ero andato in avanscoperta il giorno prima e avevo visto una ciclabile bella e lunga.

Per molti aspetti correre lungo il fiume era ancora più bello che in Central Park e certamente più salutare. Alla fine totalizzeremo circa 28 km, finendo gli ultimi 8 con un buon progressivo che servirà a mantenere la forma in prospettiva di una maratona “sostitutiva”, chi si è allenato per tanto tempo non vuole sprecare la fatica fatta e si accinge a correre a Torino, Firenze, Pisa o altre gare disponibili, qualcuno si è già iscritto, sfruttando le offerte speciali che alcuni organizzatori hanno lanciato.

Qui finiscono i racconti da New York, un’esperienza che non è stata quello che doveva essere, un’emozione scippata in un modo che lascia tanta amarezza e perplessità. A prescindere dalle parziali compensazioni del danno subito (recupero del pettorale per i prossimi 5 anni) ed altre che, molto improbabilmente, ci saranno, la maratona di New York esce veramente male da questa vicenda; nei confronti degli stessi newyorkesi, perché comunque hanno tentato di mandare avanti lo show, infischiandosene dei problemi della gente, così come nei confronti dei 47.000 che erano venuti per correre la maratona e non hanno potuto farlo.

Un ultimo doveroso pensiero a quelli che abitano nelle zone colpite e si trovano tuttora, a distanza di una settimana, a convivere con gravi problemi; ieri col Mandelli siamo stati ai margini di quelle zone e fa impressione vedere tante case al buio, oppure di fronte alle quali i gruppi elettrogeni forniscono un minimo di elettricità, anche il ristorante dove abbiamo mangiato era in penombra e non credo proprio fosse per creare l'atmosfera. 
Caro Bloomberg, ma che ne diresti di spegnere Broadway, o Time Square , magari anche solo per pochi giorni?
.
(Foto di Roberto Mandelli - Podisti.Net)  SERVIZIO FOTOGRAFICO
.

Ultimo aggiornamento (Lunedì 05 Novembre 2012 17:58)