Valeria Straneo, New York e la sua prossima maratona...

Maratona - New York - ING New York City Marathon 2012

01 11 2012 New York intervista a Valeria Straneo foto Roberto Mandelli
Avevamo incontrato Valeria Straneo, è successo due giorni prima della gara, poi è accaduto quello che tutti sapete. Però nonostante l’annullamento ci pare interessante pubblicare gli esiti di questo incontro.

Ma prima di tutto cominciamo.…dalla fine, dalla prossima maratona che correrà. Abbiamo raggiunto telefonicamente sia lei che il suo manager (Marcello Magnani); abbiamo elencato le gare in programma, Yokohama, Torino, Reggio Emilia, Firenze….ma al tempo stesso ci chiedevamo con quali energie fisiche e soprattutto nervose potesse ancora avere voglia di gareggiare, dopo la mazzata di New York, e, ricordiamolo, dopo un anno ad alta intensità agonistica.

Valeria correrà la XXVI edizione della maratona di Torino, il prossimo 18 Novembre. Perché Torino? La risposta esce fuori facilmente, perché…..ho usato tutte le energie residue per preparare una maratona come New York, e' andata com'e' andata, ma a questo punto non e' piu' fondamentale il mero risultato cronometrico, che comunque cerchero' con tutta me stessa, ma perchè voglio condividere la chiusura di una stupenda stagione nella mia terra, con la mia gente. Da questo nasce la voglia di Turinmarathon…..

Aggiungiamo noi comunque vada, perché certamente non è la scelta più “comoda”, qui troverà Hilda Kibet, un personale di 2h24’27’’ e già potrebbe bastare, ma facilmente non sarà la sola a competere contro Valeria. E allora….un grosso in bocca al lupo.      

Il report del nostro incontro

Abbiamo avuto la possibilità di intervistare Valeria Straneo prima delle presentazioni ufficiali dei top runners ( sessione odierna) e i relativi incontri con tutte le testate giornalistiche, ringraziamo Valeria per la disponibilità.

Il nostro incontro si tiene nella sala hospitality al 44° piano dell’hotel Hilton, dove alloggiamo tutti i top runners.

Appena rientrata da una corsetta in Central Park è un po’ delusa di non averci potuto correre al suo interno (il giro esterno è effettivamente triste e complicato), è ancora “under maintenance” per le operazioni di rimozioni di rami e foglie. Riapertura prevista per domani.

Buongiorno Valeria, finalmente possiamo darti il benvenuto a New York, ci pare di aver capito che hai fatto un giro lungo per arrivarci

Ciao, effettivamente si, doveva essere un Milano-New York con volo diretto e invece è diventata un’odissea, sia pure se intervallata da qualche stop interessante

Beh, allora raccontacela

Da Malpensa ci hanno mandato a Londra, dove abbiamo dovuto pernottare per mancanza di voli in coincidenza per gli Stati Uniti. La prima possibilità per proseguire era la serata successiva, ne ho approfittato per correre in parte sul tracciato della maratona olimpica e devo dire che la mente è tornata piacevolmente indietro , alla MIA maratona, alle emozioni che ho provato e che resteranno a lungo scolpite nella mia mente, alla soddisfazione per il risultato ottenuto, con un filo di rammarico perché, forse, senza il problemino che mi sono “tenuta dentro” avrei potuto fare ancora meglio , ma sia chiaro che sono molto contenta così.

Si, ma tornando al viaggio, New York è ancora lontana

Infatti, e poi per andarci siamo passati da …..Toronto. Anche qui altro stop per l’impossibilità di proseguire. Questa volta per 2 notti, ne abbiamo approfittato per vedere le cascate del Niagara.

Parli al plurale, in quanti eravate

Sono con mio marito Manlio,ecco, questo di trovarci noi due da soli non succedeva da tempo e mi è piaciuto, anche se in genere viaggiamo con i figli Arianna e Leonardo, ma visto cosa è diventato il viaggio è stato meglio così.

Poi finalmente siete arrivati a New York, perché questa scelta

Perché è la maratona per eccellenza,per la gara e per tutto quello che si trova intorno, una volta nella vita devi farla. Ci pensavo da tanto tempo e dico meglio che sia capitato di farla adesso, anche perché come top runner ci sono tanti vantaggi.

Eppure giri a tutta da oltre un anno, non c’è il rischio di un (altro) impegno troppo gravoso

Senti, me lo diceva anche il mio allenatore, Beatrice Brossa, infatti ne abbiamo discusso parecchio, anche molto animatamente.

Raccontaci qualcosa di più

Lei è molto protettiva, inoltre siamo legati da una forte amicizia, però io credo che ad un certo punto un atleta maturo debba poter fare certe scelte, io ho capito lei e lei ha compreso me, tutto a posto così.

Un passo indietro a ciò che ti è successo, senza entrare nel dettaglio e ripetersi nuovamente, non se ne può più, invece ti chiedo come hai potuto venirne fuori, sul piano fisico ma anche quello psicologico.

Sono stata aiutata veramente tanto, certamente da chi mi vive accanto, ma anche dalle persone che mi hanno accompagnato in questo percorso. Il dr. Fiorella, della federazione, persona di una disponibilità infinita, dal dietologo Nicola Sponsiello,fondamentale nell’assistermi sul piano dell’alimentazione, dal fisioterapista Luigi Di Filippo, sempre bravo a tenermi in forma e a risolvermi i problemi. Però voglio sfruttare Podisti.Net per ringraziare tutte le persone, veramente tantissime, che in mille modi mi hanno sempre incoraggiato, sostenuto, apprezzato, grazie di cuore a tutti voi.

Torniamo a noi, adesso New York….sai già cosa devo chiederti.

Mi sento bene, nonostante la stagione agonistica sia stata certamente impegnativa, ho ricaricato le pile dopo la bella parentesi olimpica, i test hanno dato riscontri positivi, i lunghi sono andati bene, insomma mi sento di fare una buona gara.

Lo sai che questo non mi basta…..

Ce ne sono alcune più forti di me…sulla carta, ovvero come pb ( ndr Sharon Cherop,Tiki Gelana,Edna Kiplagat), però subito dopo arrivo io e poi New York spesso ha riservato delle sorprese.

Se conosci il tracciato e cosa ne pensi, in relazione alle tue caratteristiche.

E’ la mia prima a New York, per cui non ho esperienze dirette; me lo hanno raccontato, è certamente più impegnativo di altre maratone, sarà spesso necessario adeguare il ritmo ai numerosi saliscendi, però è una cosa che in genere mi riesce bene. Penso di fare una buona gara e …..prima che me lo chiedi, ti dico io che nelle prime cinque ci sarò, a dire il vero conto di andare anche più in su.

L’intervista si avvia al termine, con grande dolcezza Valeria continua a ricordare tutte le persone che l’hanno aiutata, anche quelle che non conosce ma le hanno manifestato simpatia ed affetto. Al Mandelli scappa una frase…perchè sei una persona che merita…. e fissa Valeria con grande intensità, colgo l’attimo, la commozione nei suoi occhi, la macchina fotografica scivola dalle sue mani, Valeria percepisce tutto e in un istante si alza, gli và incontro e le butta le braccia al collo. Il Mandelli non ce la fa più….

Cari miei , difficile raccontare un’emozione, ma vi è assicuro che è stata grande, anche in chi vi scrive. 
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SERVIZIO FOTOGRAFICO
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Ultimo aggiornamento (Domenica 11 Novembre 2012 22:06)