Russi (RA) - 36^ Maratona del Lamone

Maratona - Russi (RA) - 35^ Maratona del Lamone

Russi_Maratona_del_Lamone_2012Copiando l’idea di Fiorello, la 36^ “Maratona del Lamone” è partita sulle note di Jovanotti, cambiando il ritornello in “Il più grande spettacolo durante il weekend”. E il Gs Lamone ne aveva ben donde. Infatti, quella di ieri è passata agli annali con quasi 2.500 concorrenti, dei quali 630 solo sui 42 km (altro record stracciato). Era la domenica della Palme, ma anche il primo d’Aprile, ed in effetti un paio di Pesci volenti o nolenti ci sono stati. Il primo, più frivolo, parlava di una possibile presenza dell’Olimpionico Stefano Baldini, poi evidentemente smentita; il secondo, imponderabile, invece la caduta sul ciglio della strada, intorno al 22° km, di un albero, che per fortuna non ha causato danni ad atleti e mezzi al seguito. L’ostacolo è stato aggirato passando sui campi ed una carraia limitrofa, ma è servito l’intervento dei Vigili del Fuoco per rimuovere il vecchio arbusto. Alla partenza, un parterre de roi da far inorgoglire il Gs Lamone, con ventitre maglie azzurre complessivamente totalizzate da Antonio Armuzzi, Giuliano Battocletti (terzo all time in mezza maratona) ed Alberico Di Cecco (terzo all time in maratona), protagonisti all’avvio, ma alle spalle di Hicham El Barouki e di Zakayo Biwott. Ben presto però il marocchino rompe gli indugi (5° km) ed inscena un monologo che lo porterà ad iscrivere per la prima volta il suo Paese nell’Albo d’Oro, interrompendo l’egemonia del Kenya, che durava da 8 anni. I passaggi al 15° km (48’45”) ed a metà gara (1.09’03”, alla media di 3’17” al km) lasciavano sperare al 33enne di stanza ad’Imperia di poter scendere sotto le 2 ore e 20’, ma Eolo ci ha messo lo zampino e da Boncellino (35° km) un muro trasparente rimbalzava i concorrenti. Comunque il suo 2.23’57” è dignitoso, tenuto conto anche del clima da 12°. I nostri tre moschettieri hanno viaggiato a vista fino al 15° km, poi Di Cecco e Battocletti si sono riportati su Biwott, ma prima di metà il trentino si è fermato per un dolore al polpaccio, lasciando agli altri 2 il compito d’inseguitori (1.10’54”), mentre Armuzzi viaggiava regolare in progressione. Al 28° km Di Cecco aumenta il ritmo, staccandosi dalle calcagna il keniano, per conquistare l’argento (a 1’32”), ma Biwott perderà anche il bronzo a favore di Armuzzi (a 3’29”) e pur con lo stesso tempo (a 10’34”) almeno rintuzza la rimonta di Boffo. Decimo, e primo romagnolo, Marco Serasini in 2.41’51”, forse il più serio candidato al “Trittico di Romagna”, che da qui iniziava il suo cammino stagionale; seguito a 2’17” da Flavio Monteruccioli, russiano d’adozione ed a 3’59” da Poggiolini. Se al maschile era presente metà della nazionale azzurra di 100 km, in vista dei prossimi Mondiali (22 a Seregno), le donne non state da meno, con cinque in gara. Per la quarta volta a scrivere il nome negli annali della gara è Monica Carlin, sfoderando la consueta prova di regolarità ad alti ritmi, terminata in 2’53’01” (1.24’15” a metà), alla quale solo la Mustat ha resistito, prima del ritiro al 24° km. Argento a 8’19” per la Marin, e bronzo a 14’19” per la Borzani ed alle loro spalle l’ex tunisina di Lugo, Leila Bourguiba (3.09’46”), che ha stimolato a migliorarsi anche Alice Bassi, nona in 3.20’20”.

Il Cinquemilametri. Oltre ai 42 km si sfidati anche 164 under 16 nel “Gp Promesse di Romagna” ed altri 132 agonisti nella 19^ edizione del circuito per adulti. Qui la nouvelle vague romagnola ha dettato ancora legge, e dopo Sanguinetti a Cacaci è toccato ad Alberto Della Pasqua, 21enne di Roncofreddo, proseguire l’opera, sancendo un 16’01” finale, davanti a Pifferi, Perazzini, Marchetti e Zanini. Nelle 2 categorie master ancora trionfi romagnoli per mano di Giuseppe Gorini (16’46”) ed Adolfo Accalai (18’14”), il quale ha preceduto di 6” Nadiya Chubak, dominatrice femminile, come nel 2009, a spese della giovane Briganti e della Savorana, attardate di 12” e 15”.

Ultimo aggiornamento (Lunedì 02 Aprile 2012 17:39)