Francesca Canepa, prima al Tor des Geants

Ultramarathon - Ultra - Settembre 2012

Canepa_Francesca_Tor_des_Geants_2012_Una gara lunga 330 km, con dislivello di 24mila m, da concludere entro 150 ore: una sfida incredibile per Francesca Canepa, prima donna al traguardo, settimo posto assoluto. E’ il coronamento di una stagione agonistica da campionessa per l’atleta nata e cresciuta a Courmayeur, attualmente la regina italiana del trail.

L’aveva definita prudentemente una grande incognita. Nelle gambe aveva ancora i 100 km del celeberrimo UTMB, ovvero l’Ultra-Trail du Mont-Blanc - dove aveva conquistato il secondo posto - e non sapeva quanto avrebbe retto una competizione come il Tor des Géants, 330 km, la corsa più lunga del mondo. Ma a soli dieci giorni dal grande exploit di Chamonix Francesca si è riconfermata come una delle più forti atlete del momento. Settimo posto assoluto, prima tra le donne, l’atleta, nata e cresciuta a Courmayeur, ha vinto in casa. Ad attenderla, all’arrivo, oltre ai parenti, un vero bagno di folla. Ha percorso il tappeto rosso fino all’arrivo, tra due cordoni di tifosi e amici festanti, accompagnata dal vincitore di questa edizione del Tor, Oscar Perez, che l’ha issata sulle spalle per gli ultimi cento metri: il primo uomo e la prima donna che tagliano il traguardo assieme, ecco l’immagine simbolo del Tor des Géants 2012.

«Una gara come questa non la si vince da soli» racconta appena arrivata. «Sono stata molto incoraggiata dal tifo, dalle tante persone che mi chiamavano per nome. Una signora mi ha rincorsa per darmi un portafortuna, in un momento di fatica. Ha funzionato: credo di avere segnato il primo tempo assoluto in quella frazione di gara, anche considerando gli uomini». Un settimo posto assoluto su più di 600 corridori, 330 km e un dislivello di 24mila m da percorrere entro una settimana, con 25 passi da superare a oltre 2.000 di altitudine: la sua è stata una performance esaltante. All’arrivo tutto bene, a parte una piccola infiammazione al tibiale, le gambe reggono ancora, la mente è lucida e l’entusiasmo alle stelle.

Il momento più difficile è stata la notte prima dell’arrivo, quando assieme ad altri concorrenti si è persa, a causa del maltempo al Col du Malatrà. «Non sapevo dove andare, vagavamo nell’oscurità alla luce delle lampadine, è stato molto stressante. L’interruzione della gara è stata provvidenziale». Era la prima volta che Francesca Canepa sperimentava una gara al di sopra dei 125km. «Non sapevo cosa aspettarmi dal mio fisico, devo dire che una volta superata Valgrisenche si è adattato bene. Non ho una strategia particolare, decido mano a mano cosa fare, non esiste una ricetta, anche perché in montagna le variabili sono davvero tante».

E’ stata una stagione eccezionale per Francesca Canepa. Ex pattinatrice su ghiaccio da giovanissima, poi campionessa di snowboard (Coppa Italia per 4 anni consecutivi, 2 titoli Italiani in slalom gigante, 2 bronzi tricolori, 2 podi Internazionali e molto altro), ha ritrovato la voglia di gareggiare, e di vincere, con la corsa in montagna. Ha iniziato solamente nel 2010, è progredita rapidamente, attualmente è la campionessa italiana Iuta (Italian Ultra and Trail Association).

Ultimo aggiornamento (Venerdì 16 Novembre 2012 21:48)