Bruno Michieli nuovo presidente Fidal ligure

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La Fidal ligure ha il nuovo presidente : l’assemblea delle società sabato 10 novembre a Genova ha nominato Bruno Michieli, in passato specialista dei 400 ostacoli di livello nazionale, commercialista nella vita di tutti i giorni, 50 anni. Ha già ricoperto un ruolo del genere nel 1994. Il consiglio sarà composto, per il prossimo quadriennio, da Maurizio Marra (Trionfo Ligure), Alessio Borghi (Trionfo Ligure), Fabrizio Ravizza (Cambiaso Risso), Federico Leporati (Spectec Spezia), Alessio Tarantini (Spectec Spezia) , Marco Quaglia (Maurina Imperia). Un mix di volti nuovi, provenienti dal mondo dell’atletica e del podismo praticati, e di tecnici e dirigenti più conosciuti (esempio Leporati), che fino a qualche tempo fa erano in posizione più defilata rispetto a cariche o ruoli.

PROGETTI E PROPOSTE. “Intanto voglio ringraziare il presidente uscente, Paolo Boretti- dice- perché ci ha consegnato una federazione perfettamente in regola dal punto di vista amministrativo e contabile. Il tutto dopo un lavoro costante, faticoso. Peccato sia stato lasciato solo…”. Ed ecco subito un obiettivo: “Voglio che i miei consiglieri siano operativi, non finti. Al più presto assegnerò le deleghe”. Ecco alcuni punti del programma: “Intanto occorre creare un supporto tecnico all’altezza. Bisogna creare nuovi corsi, seminari, favorire lo scambio di esperienze. Solo così si può crescere”. Non a caso consigliere è Federico Leporati, tecnico del campione europeo 1986 Stefano Mei : “Inoltre mi ripropongo di regolare il settore delle corse su strada. Possono essere un fenomenale veicolo di propaganda dell’atletica presso le nuove leve. Da lì possono nascere dei talenti”. Esistono altri settori di intervento: “Intanto ci vorrebbero giudici gara nuovi. In generale, sono sempre di meno e gli stessi. E’ un settore cruciale. Quindi, mi ripropongo di agire con le scuole. Molti fanno un lavoro meritorio ma scollegato. Ci vuole un’opera di coordinamento che può dare i suoi frutti”. Il neo presidente vuole anche esercitare azioni di “clima”: “Basta con dualismi, guerre fra società e contrapposizioni. Bisogna collaborare insieme”. Una volta, verrebbe da dire, il Palasport della Fiera vedeva Genova capitale dell’atletica italiana (e non solo) per buona parte dell’inverno grazie alle riunioni indoor: “Il problema ci fa soffrire ancora. Sarebbe ideale, insieme con l’amministrazione comunale, trovare un luogo idoneo (magari un’ex area industriale) dove montare la pista in maniera stabile. In tal senso servirebbe da pista permanente anche per le altre stagioni”.