Recco (GE)- Marcia del confuego

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La cerimonia del “confuego”, ossia dare alle fiamme un tronco d’albero (nel caso ligure: l’olivo) sotto Natale, ha un’origine augurale antica, risalente addirittura alla Repubblica genovese. In occasione della rituale bruciatura il popolo poteva rivolgersi direttamente al doge o al podestà (la figura di riferimento si è evoluta nel corso dei tempi) , anche con epiteti e “mugugni”. Domenica 16 dicembre la marcia del confuego di Recco ha visto una settantina di partecipanti esprimere con il gesto della corsa il desiderio di attività motoria. Una semplicità (lo sappiamo bene) che è capace di andare oltre politica e antipolitica e che a volte cozza con la sensazione di muri di gomma, di inafferrabili entità burocratiche che ci governano. E’ più semplice correre, forse, ritornare al primitivismo dell’atletica : può portare bene in prossimità del 21 di questo mese…Ma abbandoniamo le fantasie: Enrico e Giulio Imberciadori delle Frecce Zena, due volti nuovi del panorama regionale, hanno subito preso la testa dei sette chilometri collinari stccando a metà gara Emanuele Repetto della Cambiaso Risso. Le “frecce bicolori” hanno conquistato il primo posto in 24’35”.

RISULTATI: 1° ex aequo Enrico e Giulio Imberciadori (Frecce Zena); 3° Repetto (Cambiaso Risso); 4° Rebora (Delta Spedizioni); 5° Monte (Due Perle); 6° Pensa (Podisti Golfo Paradiso); 7° Martini (Delta Spedizioni); 8° Valente (Atletica 3V); 9° Melis (Aps Savona); 10° Rosari (Maratoneti Tigullio).