Turi (BA) - 1° Trofeo di Sant'Oronzo

Puglia - Primapagina

Insolitamente di venerdì pomeriggio, il 24 agosto, in quel di Turi, si è svolta la prima edizione del Trofeo Sant’Oronzo, organizzato dalla Bio Ambra New Age, giovane società emergente.

Con sede sociale a Corato, ereditata la gran parte degli atleti che furono della Barincorsa, ha organizzato questa manifestazione a Turi dove risiede il giovanissimo presidente, Marco Triggiani, atleta caparbio e capace, alla prima esperienza da organizzatore.

E un po’ di inesperienza è emersa da subito sin dalla consegna dei pettorali, avvenuta su un tavolo all’aperto, dove tre giovani addetti si sono a fatica districati tra consegna di buste già preparate, iscrizione di liberi e preparazione al momento delle ricevute di pagamento. 3Distante il locale per il ritiro dei pacchi-gara: ciascun atleta riceve una busta contenente, oltre a vari prodotti, dei capi intimi (slip) al posto del promesso (vedi regolamento) capo tecnico. Per fortuna, nessuno ha deciso di correre in mutande!

Sbrigate finalmente le pratiche “burocratiche”, ci si può dedicare alla chiacchiera e ai rapporti sociali, anche per far passare la mezzora di spostamento di orario della partenza (dalle 18.30 alle 19.00). A favorire il tutto gli spazi della villa comunale, nella quale vi sono diverse fontanine e la pulita struttura del bagni pubblici.

Il montepremi in danaro per le prime tre posizioni porta a Turi validi assoluti come Francesco Minerva, Vincenzo Trentadue, Rodolfo Guastamacchia, Giuseppe Dedonato, simpaticissimi ragazzi e cari amici, che ritrovo sempre con piacere. Ad ostacolarli, sulla via del successo, validissimi amatori/master quali Tedone, Belotti, Pazienza, Albanese, top di un movimento sempre pronto a correre. Tra le donne, spicca la figura di Teresa Montrone, assoluta barese, favorita d’obbligo; unica outsider Viola Giustino. Segnalo con piacere la presenza della coppia di ultramaratoneti Michele Rizzitelli e Angela Gargano e del mitico gruppo della Podistica Ferrandina.

L’elevata temperatura superiore ai 35°, unita all’elevato tasso di umidità superiore al 50%, consiglia un blando riscaldamento ai meno forti; al solito, i più veloci inanellano giri su giri della villa e cominciano a grondare di sudore. La più grande curiosità riguarda il percorso, essendo previsti tre giri identici di 3,2 km (per complessivi 9,6): come sarà, dove ci condurrà?

Frattanto, il tempo scorre e i valenti Giudici del gruppo di Bari invitano gli atleti a schierarsi sotto l’arco di partenza: presentazione all’americana per i più forti e un toccante minuto di silenzio in ricordo del caro Franco Granata.

Finalmente lo sparo e si parte, i primi spariscono subito e dietro si cerca di mantenere un’andatura onorevole. Inizialmente percorriamo strade larghe e comode, costeggiamo la villa, proseguiamo a sinistra rispetto al punto di partenza e, ben presto, ci troviamo tra gli angusti vicoli e vicoletti, tra curve e curvette, del borgo antico. E’ bello correre in questa stradine, ma le difficoltà si presentano quando si è in gruppo o quando occorre superare. Anche l’antica pavimentazione, le continue curve non fanno troppo bene alle nostre articolazioni…. Per fortuna la gente ci accoglie piuttosto bene, tra incitamenti e sfottò bonari, anche se non manca qualche scherzo intelligente di chi ti taglia la strada per stupido divertimento. Usciti dal borgo antico, ben presto siamo sul viale che riconduce al punto di partenza/arrivo e il primo giro è completato. Già l’idea del giro non aiuta psicologicamente, ma il dover percorrere per altre due volte la città vecchia pesa parecchio. Ecco il primo ristoro, l’aria è quanto mai utile per lenire gli attacchi del caldo, qualcuno è già in fase di ritorno, mentre noi si scende ancora. Diversi, nonostante il percorso sia continuamente segnalato con frecce bianche, sbagliano strada; assenti invece i cartelli cronometrici molti utili per gestire le forze. Anche il secondo giro è andato, la voce dell’ottimo Paolo Liuzzi, speaker della manifestazione, è pronta ad incitare tutti i concorrenti ed è un aiuto per proseguire. Terzo giro, secondo ristoro, qualche auto appare sul percorso, nonostante il tentato blocco degli addetti. Si ritorna nel centro storico, le curve sembrano ancor di più, mi affanno per superare prima della strettoia, evito il buco, e finalmente sono quasi sul viale d’arrivo. Le ultime forze per tentare lo sprint, ma chi mi precede ha un vantaggio troppo ampio e, allora, va bene così, anche questa è conclusa.

Lo stesso tavolo delle iscrizioni si è trasformato in sede di ristoro finale con acqua, succo di frutta, anguria, banane e crostata, un po’ stretto per le esigenze degli atleti. Non mancano anche oggi gli sciacalli:, noto, in particolare, un signore che porta via un’intera crostata!

Quasi unanime il giudizio dei partecipanti, che sottolinea come sia troppo attraversare per tre volte il borgo antico: preferibile un solo passaggio, per non svilire la gara della sua peculiarità, affidandosi per il resto a strade meno strette, più sicure e più corribili.

A vincere il 1° Trofeo di Sant’Oronzo è Francesco Minerva, tesserato per la società organizzatrice, plurivincitore della Maratona di Bari. Chiude in seconda posizione Rodolfo Guastamacchia (Aden Exprivia Molfetta), altro valente maratoneta, seguito da Alessandro Belotti (Podistica Palagiano), ottimo terzo nonostante la pubalgia, in rimonta su Damiano Cosimo Albanese (Marathon Massafra), sempre più realtà del podismo regionale. Simpatico e bravo, Giuseppe Dedonato (Atletica Sprint Barletta) conclude in quinta posizione sul fresco sposo Enzo Trentadue (Asopico Bari), sesto. Mimmo Tedone (Cral Amiu Bari) è splendido settimo a precedere Angelo Pazienza (Bitonto Runners), una “vecchia gloria”, e la novità Michele Lorusso (Avis Conversano). Decima assoluta, prima donna, è Teresa Montrone (Alteratletica Locorotondo), atleta schiva e veloce, capace di lasciar dietro tanti maschietti. Decimo uomo, undicesimo assoluto, è Donato Masciale (Bitonto Runners), che completa il gruppo dei primi uomini.

Al femminile, dietro la Montrone, secondo posto per Viola Giustino (Naf Acquaviva), sempre umile e modesta, seguita da quel “mostro” di continuità che è Maria Antonia Lisi (Bitonto Runners). Quarto posto appannaggio di Cristina Mastrorosa che precede Teresa Regano, entrambe rappresentanti della società organizzatrice.

Superiore alle previsioni l’attesa per le classifiche (194 i finisher, 2 le squalificate, oltre a diversi ritirati persi nei giri e a un centinaio di liberi), che si svolgono in piazza usufruendo di un podio quasi improvvisato.

Sono premiati i primi dieci uomini, le prime cinque donne (con qualche polemica…), e i primi di ciascuna categoria Fidal. Prima società, maschile e femminile, è proprio la Bio Ambra New Age. La premiazione dei primi tre atleti “interforze” chiude la manifestazione, sempre condotta con maestria da Paolo Liuzzi.

Manifestazione che pian piano potrà crescere, facendo tesoro di quanto ha funzionato parzialmente in questa prima edizione. A Marco e soci l’abilità nel raccogliere i suggerimenti e ripartire migliorandosi.

Ultimo aggiornamento (Lunedì 27 Agosto 2012 22:34)