Massafra (TA) - 3^ Stracittadina Massafrese

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Massafra_Stracittadina_Massafrese_2012Dopo la lunga sosta estiva è ripartito il Corripuglia con la tappa di Massafra, l’undicesima, ultima gara (finalmente!) di pomeriggio. Più luci che ombre per la Stracittadina Massafrese – 3° Trofeo Tebaide d’Italia, sostanzialmente ben organizzata dalla Marathon Massafra, ma migliorabile su alcuni punti. Procediamo però per ordine.

Il quartier generale della manifestazione è stato spostato nella parte più alta di Viale Roma, liberando la Villa comunale, forse occupata da altro evento: pur evidenziata nel regolamento, molti partecipanti restano spiazzati dalla variazione, lasciando la propria auto molto lontano dal punto di ritrovo.

Presso la struttura esterna del bar Aurora avviene la distribuzione dei pettorali, con i responsabili delle società in fila sotto il sole che picchia; non molto distante la consegna del premio di partecipazione consistente in due bottiglie di vino chardonnay (6 euro il costo dell’iscrizione), anche se qualcuno rimpiange il gilet antivento dell’anno prima.

A disposizione degli atleti quattro bagni chimici per ogni evenienza. “Poppea” non sembra essersi avvicinata al tarantino: la giornata è calda, 30° gradi abbondanti ai quali vanno aggiunti quelli derivanti dall’elevato tasso di umidità.

Gli atleti provvedono a cambiarsi e cominciano il lento riscaldamento: lento perché si comincia subito a sudare abbondantemente e nasce l’immediato bisogno di bere, con ricorso a bottigliette e fontanine.

Piacevole l’allestimento di Corsa Roma, con tre archi gonfiabili montati in successione e tante bandierine tricolori, oltre a piccoli corridori stampati sull’asfalto, che danno un senso di gioia e piacere a chi deve correre. L’effetto multicolore delle tante divise dei corridori fa il resto, esaltando l’effetto scenico e cromatico.

Intanto, approssimandosi le 18.00, orario di partenza, i Giudici del Gruppo di Taranto e gli organizzatori cominciano a invitare gli atleti ad andarsi a schierare dietro il primo arco gonfiabile, quello dello sponsor tecnico del Corripuglia.

C’è chi onestamente si schiera subito dietro l’arco, ci sono i più forti che proseguono il loro riscaldamento fino all’ultimo istante, c’è chi sembra debba fare la gara della vita e non vuole indietreggiare. Tornato il Corripuglia, torna il malvezzo del voler essere tutti davanti, non ci si vuole schierare correttamente e i giudici minacciano di non dare la partenza. Solite manfrine, un passo indietro e uno avanti, metà degli atleti sono già oltre la linea di partenza e non c’è verso di muoverli.

Si sa già come andrà a finire e, infatti, tra il brusio generale, ecco lo sparo che lancia gli atleti lungo l’intero Corso Roma. Svolta a destra, si costeggia per un attimo la Villa Comunale, ancora a destra ed appare la prima salita, superata la quale si svolta ancora a destra, e ci si avvia, con la conseguente svolta a sinistra e poi a destra, a completare il giro iniziale che ci riporta sul punto di partenza.

A presentare la manifestazione un volitivo presentatore, anche bravo, ma non addentrato nella materia podistica, e ciò lo si è avvertito nelle varie fasi, alla partenza, al giro, all’arrivo: speaker come Liuzzi, Cuoco, Magno che conoscono gli atleti e i loro sforzi avrebbero riservato citazioni e ben altro incitamento ai protagonisti.

Si ripercorre di nuovo l’intero Corso Roma, ma questa volta alla Villa si svolta a sinistra e sostanzialmente, si abbandona il paese: si scende per un po’, per proseguire con alcuni saliscendi, piccole discese e leggere salite, fino a tornare, in senso inverso, sul punto di partenza.

Il percorso, considerata la morfologia di Massafra, è davvero studiato per risultare il più pianeggiante possibile: personalmente rimpiango l’antico duro percorso della gara che si correva a maggio, ma questa è solo un ricordo di chi amava i faticosi tracciati.

Il percorso risulta ben segnalato con fredde direzionali, indicazioni dei chilometri e blindato al traffico; andrebbero chiuse con nastro tutte le zone dove è possibile tagliare come le aiuole dei giardini o le piazze. Buona la presenza di spettatori, anche se gli stessi erano piuttosto parsimoniosi nell’incitare ed applaudire. Oltre una stazione di doccette nebulizzatrici, due i ristori presenti sul tracciato con bottigliette d’acqua: da migliorare il loro posizionamento perché il primo risulta troppo attardato (al 5° km circa) e il secondo troppo vicino (8° km circa) alla conclusione, soprattutto quando scopriremo che il percorso, gps alla mano, si concluderà dopo 8750 metri. Già, 8750 contro i 10000 previsti sul regolamento, e i 9400 annunciati alla partenza (informazione che peraltro che non si è sentita in fondo), con qualche risentimento da parte dei partecipanti che chiaramente, se avvisati preventivamente, avrebbero gestito in maniera diversa le loro forze.

Arrivo in mezzo al pubblico, che aveva invaso la sede stradale superando le transenne, in maniera anche pericolosa per gli atleti, senza che nessuno li invitasse a spostarsi, cosa che invece hanno fatto con decisione, dopo il loro arrivo, il sottoscritto e il buon Antonello Cancellieri. Valido il lavoro dei giudici nel gestire gli arrivi, 808 i finisher, con il valido sistema degli imbuti. Ancora qualche problema per lo speaker che, citati i nomi degli atleti locali, è dovuto ricorrere a citare i numeri dei pettorali.

Ricco il ristoro finale con acqua, latte, monoporzione di parmigiano, uva e gelatino.

Nel cielo di Massafra brilla la stella di Cosimo Damiano Albanese, Mino per gli amici, che coglie un meritato e “voluto” successo sulle strade di casa, su di un percorso senz’altro più volte studiato. Alle sue spalle, è secondo Francesco Caliandro (Podistica Palagiano): reduce da un buon 3000 in pista a Locorotondo la settimana prima, finalmente Francesco sembra davvero essersi ripreso. L’ultimo gradino del podio è per Tommaso Parisi (Acquaviva), capace di un’ottima prestazione che conferma la ritrovata forma. Il campione uscente, il buon Alessandro Belotti (Podistica Palagiano) deve oggi “accontentarsi” della medaglia di legno: considerate le sue condizioni è comunque un ottimo risultato. Il campione europeo m35 dei 3000 siepi, Sabino Gadaleta (Pedone Riccardi Bisceglie) è quinto sul fortissimo Angelo Pazienza (Runners Bitonto ), il più anziano della top ten odierna. Meritata settima posizione per Francesco Carriero (Valente Arredi Castellaneta) che precede Michele Cassano (Pedone Riccardi Bisceglie), terzo il giorno prima a S. Ferdinando, e l’altro virgulto locale, Giuseppe Leggieri, ottimo nono. Il tenace Donato Masciale (Bitonto Runners) chiude il lotto dei primi dieci uomini.

Tra le donne taglia per prima il traguardo l’assoluta dell’Alteratletica Locorotondo, ma altamurana di nascita, Mariangela Ceglia che precede l’eterna Emma Delfine (Nadir Putignano) e la locale professoressa, ma tesserata per la Podistica, l’altra squadra di Massafra, Marisa Russo. Prestigioso quarto posto per Maddalena Carrino (Podistica Faggiano) sulla caparbia Mara Lavarra (Amatori Putignano).

Citazione speciale per Cosimo Montemurro, storica star locale, che chiude undicesimo e per Vito Graziosi (Bitonto Runners), dodicesimo nonostante qualche problema di salute.

Non particolarmente lunga l’attesa per le premiazioni che si svolgono su un ampio palco con tanto di Miss e comode sedie per il pubblico. Si comincia dando il giusto rilievo al vincitore Albanese, acclamatissimo giocando in casa, che ritira anche il Trofeo Tebaide d’Italia oltre a beni enogastronomici. Trofeo Tebaide che tra le donne va a Emma Delfine, prima master, con giusto rilievo anche per la prima assoluta, la bravissima Ceglia. Si prosegue con le varie categorie e fra tutti i meritevoli, premiati con cassette contenenti prodotti alimentari: tra tutti i premiati, lasciatemi ricordare il grande Ciro Oronzo Nilla, primo m70, 240° assoluto, ma soprattutto sempre presente correttamente a ritirare il suo premio e “ancora” pronto a commuoversi.

Si prosegue con le società, con la premiazione con trofei delle prime dieci (nell’ordine Podistica Faggiano, Marathon Massafra, Amatori Putignano, Taranto Sportiva, Athletic Team Palagiano, Podistica Carosino, Valente Arredi Runners’87 Castelllaneta, Alberobello Running, Tommaso Assi Trani e Runners Ginosa); si premia, ora, il primo presidente di società giunto al traguardo, Cosimo Papapietro (Top Runners Laterza) con il premio Rotary Club Massafra.

I saluti finali e la foto di gruppo chiudono ufficialmente la manifestazione, rimandando tutti alla prossima edizione.

Prova superata anche quest’anno dal fattivo gruppo del presidente Giuseppe Losavio: se riuscirà a definire i piccoli nei emersi giungerà, non dico alla perfezione, non di questo mondo, ma senz’altro ad un altissimo livello organizzativo.

Intanto, appuntamento domenica a Putignano per la 2° Putignano on the road. SERVIZIO FOTOGRAFICO

Ultimo aggiornamento (Mercoledì 05 Settembre 2012 02:18)