Putignano (BA) - 2^ Putignano on the road

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Putignano_on__the_road_2012Francamente a me è piaciuta e la maggior parte dei partecipanti è stata concorde con me. Seconda edizione della “Putignano on the road”, l’altra gara della città famosa in tutto il mondo per il suo Carnevale, organizzata dall’altra società, la Nadir on the road. Altra perché a Putignano si corre a marzo la storica Marcialonga di San Giuseppe, organizzata dalla locale Amatori, una delle più antiche società pugliesi.

In due anni la Nadir ha mostrato di saper organizzare con cura la propria manifestazione, e francamente non era facile data la concorrenza locale. Il presidente Giuseppe Florenzio, con la collaborazione di tutti i soci e dell’ormai famoso professor Ignazio Antonacci, ha creato un’ottima manifestazione, che quest’anno, leggermente edulcorata con l’eliminazione di una salita spacca gambe presente l’anno scorso, è risultata ancor più corribile per i partecipanti.

Oltre 1300 gli iscritti a questa manifestazione, valevole come dodicesima prova del criterium Corripuglia, la seconda dopo la pausa estiva. Ritrovo fissato in Piazza Aldo Moro, con ritiro rapido di pettorali e, in un locale poco distante, dei premi di partecipazione. 6 euro il costo, solita tariffa Corripuglia, per una busta contenente oltre alla brochure della manifestazione, una bustina monoporzione di tarallini e una maglia tecnica. Apprezzabilissimo il poter cambiare la taglia, altrimenti la stessa maglia non servirebbe a nulla.

A dirigere le operazioni in piazza, Luciano Magno, il decano degli speaker in auge in regione, sempre attento ai vari particolari e a citare tutti i potenziali protagonisti. Da segnalare la presenza di Michele Mesto, il patron della Stramilano, che mi piace sempre salutare e citare, un piccolo omaggio alla sua competenza.

Giornata calda ma non troppo, in alcune tratti ventosi addirittura fresca, e soprattutto non umida. Ci cambiamo e scopriamo che si corre bene, oggi il riscaldamento risulta effettuabile tranquillamente. Corso Umberto è invaso dai podisti, un vai e vieni continuo, tra sfotto, risa, impegno, concentrazione, battute, esercizi, scatti e mescolanze di colori. Poi ci sono i fotografi, un ricordo è sempre piacevole e Antonia Annoscia, Dino Giliberti e Vito Napoletano (in rigoroso ordine alfabetico)… scattano a ripetizione.

Frattanto, si avvicina l’orario di partenza, il buon Magno con il microfono, I giudici e gli organizzatori a parole e gesti ci invitano a schierarci. Per non bloccare i più forti è stata creata una gabbia iniziale riservata ai più veloci…

Francamente, apprezzata la scelta, non condivido i criteri di selezione, giacché erano presenti alcuni assoluti/e addirittura più lenti del tapascionico sottoscritto, quando, invece, nella massa erano bloccati atleti dal passo sicuramente veloce. Faccio un esempio, Maddalena Carrino, che chiuderà seconda assoluta tra le donne, è partita dietro, nel gabbione…. Per le prossime gare, qualora fosse ripetuto questo sistema, urge un criterio più selettivo, d’altronde l’atletica si base sui tempi e le scelte sono facili.

Poi c’è anche la maleducazione dei podisti, nella prima gabbia vi era qualcuno che non era stato selezionato e non ne avrebbe neanche avuto i meriti! Ricordo a tutti che non basta criticare la Federazione, gli organizzatori quando poi non ci meritiamo con i fatti il rispetto che chiediamo. Personalmente dopo aver esaminato lateralmente le situazioni, lentamente sono tornato indietro e sono partito tra i “penultimi”, recuperando chi ho potuto, a mia volta recuperato da chi aveva più birra.

Lo sparo puntuale dello starter ci ha lanciato sul percorso, chiaramente chi era dietro ha dovuto un po’ aspettare per cominciare a correre e “lottare” per crearsi dei varchi. Giro iniziale e ritorno dopo quasi due chilometri sul punto di partenza: il termometro segna 24°. Cominciamo la seconda parte del percorso, il tracciato è interamente cittadino, con curve a ripetizione e anche saliscendi continui: per quando duretto, non risulta mai banale e permette di sopportare meglio la fatica. Percorso blindato al traffico, con cartelli chilometri precisi e addetti a gestire i punti pericolosi. Da eliminare, soprattutto nella prima parte, quando si è ancora uniti nel gruppone, la presenza di auto parchegghiate in alcuni punti stretti, nonostante i divieti di sosta affissi chiaramente dei Vigili Urbani.

Due i ristori, con bottigliette d’acqua presenti sul percorso, ottimamente posizionati al quarto e al settimo km. Il clou della gara è stato tra il settimo e l’ottavo km con il salitone che ha davvero tagliato le gambe soprattutto a chi aveva spinto al limite delle proprie forse in precedenza: a me è servito per riprendere un po’ di gente. Poco dopo l’ingresso nei vicoli della città vecchia, passaggio stretto e sull’antica pavimentazione, che mi ha ricordato la staffetta di Carnevale e che – una tantum – è stato anche piacevole, anche perché ormai il gruppo era sgranato. Poi l’apparizione di Corso Umberto, qualcuno si è illuso di essere oramai quasi all’arrivo, ma c’era un ulteriore giro per completare i 10 km anzi i 10,040 a detta dei Gps. Dopo il giro, con una salita niente male, il lungo rettilineo finale, con ripetuti tentativi di sprint che decidono la classifica.

E, infatti, è proprio sul rettilineo finale che si decide la gara: Mino Albanese (Marathon Massafra) reduce dal trionfo nella sua Massafra, riesce ad avere la meglio su Luigi Zullo, assoluto della Maxicar Civitanova, forse un po’ appesantito dai carichi del recente periodo di allenamento in altura. Grande comunque la prova di entrambi e complimenti al buon Mino che riesce a precedere cotanti atleti, abbinando lavoro e allenamenti, ottimamente guidato da Tommaso Gentile. Terzo posto per Ivano Musardo, salentino rappresentante della Taranto Sportiva, pronto per la Run Tune Up di Bologna della prossima settimana. Quarto è Francesco Caliandro (Podistica Palagiano), a lungo in lotta anche per la vittoria finale, ma che ha perso il ritmo dei primi negli ultimi chilometri. Quinta posizione appannaggio di Alessandro Belotti (Podistica Palagiano), ancora in lotta con i suoi problemi fisici e la voglia di non fermarsi. Sabino Gadaleta (Riccardi Pedone Bisceglie), autentico stacanovista, guadagna un ottimo sesto posto a precedere il compagno di squadra Angelo Baldini, altro splendido atleta in costante progressiva ripresa. Ottava posizione, chapeau, ragazzi!, per Angelo Pazienza (Bitonto Runners), il più grande d’età tra i top ten, atleta, tecnico e uomo di grande, grande valore. Segue, nono, il compagno di squadra, Donato Masciale, poche parole, tanto impegno e tanta forza; decimo, l’ottimo Giuseppe Moliterni (Gravina Festina Lente!), con un solo credo: lavoro, lavoro, lavoro!

In campo femminile s’impone nella sua gara, la gara della sua società, della sua città, l’intramontabile Emma Delfine. Ottima seconda Maddalena Carrino (Podistica Faggiano), partita – ribadisco – nella gabbia dei “normali”; terza Mara Lavarra, anche lei in casa, ma tesserata per l’Amatori, protagonista di un’ottima prestazione davanti ai suoi bambini. Prestigiosa quarta piazza per Daniela Fontanarosa (Amici Strada del Tesoro) che precede l’infaticabile Maria Antonia Lisi (Bitonto Runners), presente in tutte le manifestazioni.

Acqua, integratore salino, anguria e gelatino compongono il ristoro finale e rinfrancano gli stanchi atleti; molti ricorrono oggi ad una buona birra, ottimo integratore (ora il termometro segna 31°).

Positivo il lavoro dei giudici e degli addetti alle classifiche: oltre ai 1225 finisher, sono molti i liberi, ottimamente deviati al loro specifico arco di arrivo.

La “simpatica maglia nera la conquistano oggi Marino Calabretta (Alberobello Running) e Maria Impedovo (Pink Panther Castellana); citazione speciale per i fratelli Dell’Isola, Giancarlo e Andrea, capaci e umili, in gara con gli altri e fra loro in uno specialissimo derby casalingo.

Mentre gli addetti già liberano la sede stradale, nel chiostro del Palazzo Comunale, cominciano le premiazioni. Coppa e articolo tecnico per tutti, partendo dai vincitori assoluti Albanese e Delfine, che ritirano anche la speciale canotta confezionata dal bravo Mimmo Favia. Si procede con le categorie femminili, si prosegue con quelle maschili, fino ad arrivare alle prime cinque società (Amatori Putignano, Barletta Sportiva, Montedoro Noci, Assi Trani e Alberobello Running, nell’ordine), premiate con coppe. Il saluto finale del presidente Florenzio, ben coadiuvato dallo speaker Magno, chiude la manifestazione.

Prima di concludere, lasciatemi confessare l’enorme piacere di rivedere Piero Laera quasi in piena efficienza, attivissimo sul palco-podio a consegnare i trofei, finalmente uscito dal male che l’ha colpito.

Complimenti alla Nadir Putignano, l’appuntamento è per la terza edizione: i chili che il presidente Florenzio perde nell’organizzazione lo faciliteranno nelle prossime gare che correrà …

SERVIZIO FOTOGRAFICO

Ultimo aggiornamento (Martedì 11 Settembre 2012 20:54)