Etna (CT) - 1^ Etna Neuberg Ecomarathon

Sicilia - Primapagina
La bellezza del paesaggio risente di una luce Africana che avvolge a abbaglia e fa da comune denominatore al sogno, alla suggestione e all’intensità evocativa di una zona di frontiera sospesa tra Africa ed Europa.
Sabato 3 novembre Catania. Un mese fa, in occasione dell'Etna Valetudo skyrace, avevo scritto che i corridori del cielo che si avventurano qui in Sicilia in cerca di emozioni ed esperienze assai rare, sono immediatamente accontentati. Il territorio Siculo è ricco di mutazioni naturalistiche di alto pregio internazionale: l’acqua, la terra, il cielo e il fuoco delle sue viscere, ti fanno innamorare a prima vista. Oltre alle straordinarie bellezze della nostra regione più a sud d'Italia è assolutamente doveroso pensare che la Sicilia è la culla della civiltà, del mare nostrum, il Mediterraneo. La sua posizione strategica la rese la più ambita terra culturale da conquistare a qualsiasi costo e in Sicilia si insediarono numerosi popoli per estrarre le varie conoscenze di questo stato frontaliero. I primi ad accorrere furono i Fenici, per secondi approdarono i Greci e, in poco tempo, gli ellenici fondarono sulla terra Sicula le città di: Agrigento, Siracusa, Milazzo e Messina. In seguito scese l’impero Romano e in poco tempo sull’isola fiorino vari mestieri legati all’agricoltura, il commercio e l’industria navale; dal nord calarono i Normanni e a testimoniare questa discesa sono il colore azzurro degli occhi di alcuni residenti dell' isola. Dalla Spagna arrivarono i Catalani e gli Aragonesi e questi due popoli Iberici hanno contribuito ad incrementare la cultura Cristiana. Di enorme rilevanza è stata la dominazione Araba. Questo lungo periodo ha lasciato su tutta l'isola un segno indelebile. Ma la sapienza intellettiva dei Siciliani è da attribuire in larga misura alla cultura Greca infatti le prime scuole d’Italia vennero fondate nell'isola Siciliana comprese anche le prime università. A Siracusa è nato uno dei personaggi più intelligenti e straordinari di tutti i tempi: Archimede. Questo illustre Siracusano riusciva da solo a bruciare le navi nemiche con la trasmissione del fuoco con degli enormi specchi; nella sua città natale esiste un museo dedicato alle sue invenzioni. Sulla base di questa premessa culturale di primaria levatura mondiale, nasce anche l'originalità di inserire nel parco dell' Etna la Neuberg ecomarathon, una corsa di 42 km con un dislivello positivo di 950 metri e negativo di 1350 metri. Il tracciato mediamente scorre vicino ai duemila metri sul livello del mare. I runners che frequentano queste gare abbinano la race ad un periodo di vacanza e purtroppo, in questo periodo di lunga crisi economica, la partecipazione a molti eventi sportivi con sedi fuori rotta dalle zone del nord Italia si è ridotta considerevolmente. Comunque alla partenza della prima Etna Neuberg ecomarathon si sono presentati in un bel gruppetto di runners in rappresentanza di Romania, Finlandia, Turchia, Francia e Italia. Alle 8,45 lo staff ha comunicato le ultime info e alle 09.00 lo start ha lanciato i maratoneti verso la zona nord dell’Etna. La gara ha presentato subito il conto delle sue difficoltà altimetriche con un'ascesa di 200 metri di dislivello, prima su pista battuta e poi su sentiero. Dalla pancia del gruppo si vedevano bene le due aquile Zinca e Bazzana che in testa facevano il ritmo alla gara. Le sagome dei volatili disegnate sulla parte posteriore delle magliette della Valetudo sembravano incastonate alla perfezione nel maestoso panorama dell'Etna. Poi la prima discesa, la più tecnica della ecomarathon, il duo Valetudo è sparito dalla vista di tutti gli inseguitori. Nella corsa rosa l'aquila della Valetudo rosa Marina Plavan si è subito buttata all'inseguimento della leader Tatiana Betta, ma finita la discesa tecnica, la vincitrice di giornata Tatiana, ha prodotto un forte cambio di passo rimanendo al comando in solitudine. Il tracciato Etneo, complice una giornata meravigliosa, ha cullato visivamente tutti i corridori e specialmente l'occhio destro, era sintonizzato sul canale lavico della vista dell' Etna. I crateri sommitali erano coperti da un bianco strato di neve, il cielo azzurro era ricamato dagli sbuffi grigi dell'attività vulcanica. Tutti i 42 km sono stati uno più colorato dell'altro, il colore di sfondo era il grigio lavico con tonalità di marrone, a seconda della data delle eruzioni. Questo sfondo lunare rendeva più appariscenti i colori autunnali dei boschi con delle sfumature di giallo e arancione che ti sorprendevano facendoti restare a bocca aperta; in alcuni passaggi si scorgeva il panorama marino della costa Catanese e lo spettacolo si completava in forma idilliaca. Il tratto finale di 2 km era interamente boschivo con una vegetazione molto alta e quando la vista degli atleti è stata catturata dal colore giallo dell’arco di trionfo, la loro fatica ha avuto termine. Il primo ad alzare le braccia al cielo è stata l’aquila della Valetudo skyrunning Italia Ionut Zinca con il time di 2h52’50”. Per Zinca è il secondo successo consecutivo del 2012: qui sull’Etna, il 30 settembre, aveva vinto l’Etna Valetudo skyrace e il titolo individuale del circuito ValetudoMNRIC. Secondo il campione Italiano di ultraskymarathon 2012 il Valetudo Fabio Bazzana con 2h55’00”, 3° il Siciliano Antonio Recupero 3h02’28”, seguito dai conterranei, 4° Cesare Mazza e 5° Vito Lo Porto e 11° Giorgio Pesenti.
Nella ecomarathon rosa dominio assoluto della Siciliana Tatiana Betta in 3h23’11”, 2^ la Piemontese in forza al team Valetudo rosa Marina Plavan in 3h55’18”, 3^ la Finlandese Therese Nissen 4h08’45”. Bravi come sempre gli organizzatori della Mandala trail capitanati dalla guida vulcanologica Tomasello Marco e da Marta Stefano.