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Commenti e Opinioni

Una task force contro i furbetti

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Carabinieri_posto_di_bloccoLeggo gli articoli di Rodolfo Lollini che parlano di TREVISO MARATHON, di come risparmiare sulle quote gara definite “light” e su quanti corrono con pettorale delle passate edizioni. Da organizzatore devo dire che “ purtroppo” si tratta di un problema di difficile soluzione. Non possiamo far altro che CRITICARE il  COMPORTAMENTO  di questi podisti che  mettono  fortemente a rischio civile e penale  gli organizzatori. Come scrive Morselli, “ Non va dimenticato che un podista che corre con il numero che nel database delle iscrizioni corrisponde ad un altro podista, puo' generare in caso di incidente suo, uno scambio di identità, mettiamo che questo sia investito e muoia, i carabinieri chiamerebbero la famiglia del vero titolare di quel numero di gara per dare la triste notizia.”  Post mortem però quegli stessi carabinieri chiamerebbero chi organizza e qui  nascerebbero i gravi problemi legati alla responsabilità civile e penale di chi organizza.

Alla luce di quanto sopra a partire da quest’anno alla GARDA TRENTINO HALF MARATHON andremo a creare una TASK FORCE formata da gente del settore (corpi di vigilanza) che sul percorso in appositi punti segnalati con cartelli ( attenzione a 500 metri verifica pettorale) avranno il compito e l’obbligo di fermare “ tutti” e ribadiamo tutti quanti corrano senza pettorale e/o con pettorale difforme. Questo in virtù di precise e specifiche autorizzazioni alla luce anche di quanto stabilisce la QUESTURA  e/o le competenti Autorità preposte che assegnano, stabiliscono e determinano che per quello spazio temporale che va dall’inizio della gara al passaggio dell’ultimo concorrente la strada sia ad uso “ esclusivo” dei concorrenti.

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Ultimo aggiornamento (Venerdì 16 Marzo 2012 12:25)

 

"Run&Healt - Il corso di corsa", Run for Fun, Run &; Fit, Correre in cucina...

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No non siamo ubriachi, rischiate di ubriacarvi voi podisti milanesi con tutti queste iniziative che vi fioccano da ogni parte.
"Run&Healt - Il corso di corsa" è l'ultimo nato, ma solo in apparenza per via
del nuovo nome (tra l'altro copiato pari pari dallo storico "Corso di Corsa" di Julia Jones, che avrebbe ragione di lamentarsi) ma è l'evoluzione del "Run For Fun" degli scorsi anni ed è sostenuto dal Comune di Milano e dalla Fidal, il corso cambia nome in onore del nuovo sponsor, uno yogurt probiotico che fa della salute il proprio slogan ed ha un sito web che è tutto un programma "intestinosano.net"; detto tra di noi sottovoce: se c'e' una categoria che per andare in bagno non ha bisogno di aiuto è proprio quella dei podisti, meglio non farlo sapere allo sponsor...
"Run & Fit" è il corso di Giorgio Rondelli, il mitico allenatore di molti dei più grandi podisti italiani degli ultimi 30 anni che, ad un certo punto, ha deciso di smettere con i campioni per iniziare con i tapascioni promuovendo i propri corsi a colpi di promozioni, studiate da un fenomenale conoscitore degli interessi dei podisti della domenica, a suon di confezioni di caffè e solette in omaggio.

"Run & Health" e "Run & Fit" sembrerebbero in concorrenza e lo sono, ma c'e' una cosa che li lega: Monica Riva al mattino promuove "Run&Health" come addetta stampa di Fidal Milano e nel dopolavoro promuove la "Run & Fit" come addetta stampa del marito Giorgio Rondelli, oh chiariamoci, non c'è nulla di male, è solo cronaca.
Chiudiamo con "Correre in cucina" promosso da una nota catena di ristoranti e dal Dottor Luca Speciani, l'iniziativa ha il merito di avere un nome in lingua italiana, contenuti e formula originale, prima si brucia ma poi se magna... solo che se magna macrobiotico, non fa per me.
Che dire ancora? Ci aspetta una primavera ricca di rivalità, vedremo chi avra' la meglio e voi cari podisti raccontateci come vanno i vostri corsi...

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Ultimo aggiornamento (Giovedì 15 Marzo 2012 22:31)

 

Pettorali “Vintage” a Treviso

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Treviso_Maratona_2012_pettorali_del_2011Dopo la scoperta delle tariffe light, di cui abbiamo parlato settimana scorsa, il dopo gara di Treviso continua a sorprendere. Che molti runners siano “superstiziosi” è un dato di fatto. Certi riti pregara vanno molto spesso ben oltre le buone regole legate ad una preparazione ottimale della competizione, per sconfinare in gesti scaramantici. Fra questi una componente importante riguarda l’abbigliamento. D’accordo che è sempre consigliabile indossare capi collaudati e mai lanciarsi in esperimenti il giorno della corsa, ma alzi la mano chi non ha mai preferito quella determinata maglia, quel pantaloncino o un altro indumento particolare anche perché considerati come degli “amuleti” dopo precedenti esperienze particolarmente positive. 

Che la faccenda si sia ripetuta anche alla maratona di Treviso dunque non fa certo notizia. La novità risiede nel fatto che alcuni corridori hanno esteso il concetto al pettorale e quindi hanno corso nel 2012 con il pettorale 2011. 

Ecco in allegato due esempi, uno per sesso. A riprova della nostra teoria, il maschio numero 2230 corre ad occhi chiusi, quasi a ripercorrere mentalmente la bella prova dell’anno passato per cercare di ripeterla passo dopo passo. La signora in rosa mostra invece il numero 669. Che si tratti del pettorale 2011 è dimostrato dallo sponsor “A” indicato sulla parte superiore dello stesso. Una nota marca di scarpe che quest’anno è stata rimpazzata dal concorrente “D”. Aspetto che non è sfuggito al concorrente col pettorale vintage 2230, che con grande sensibilità anche agli aspetti economici (ma non avevamo dubbi), ha piegato la parte superiore per non mostrarla, proprio in rispetto di questo avvicendamento. D’altronde se lo sponsor è cambiato non è certo giusto che lui nel 2012 vada ancora in giro a pubblicizzarli.

Che cosa pretenderanno mai quelli di “A”, che quest’anno non hanno cacciato nemmeno un Euro?!? 

rodolfo.lollini@podisti.net

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Ultimo aggiornamento (Mercoledì 14 Marzo 2012 10:22)

 

Come risparmiare sui costi d'iscrizione

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Treviso_Maratona_2012_pettoreli1677La crisi economica continua ad attanagliare anche il nostro paese, senza risparmiare nessuna attività, compresa quella sportiva. Per far fronte a questa situazione senza rinunciare alle nostre passioni, ecco che il genio italico ha trovato un sistema per risparmiare sui costi delle iscrizioni alla gare senza rinunciare a parteciparvi.

In allegato  troverete un'istantantanea scattata all'ultima maratona di Treviso, con in primo piano due runners entrambi con il pettorale nr 1677. Non si tratta di un errore, ma dell'applicazione di due diversi criteri tariffari. Quello sulla destra, in maglia rossa, ha pagato il prezzo pieno, mentre l'arancione a sinistra ha optato per la tariffa "light".

In cosa consiste questa soluzione? Molto semplice, a fronte di un prezzo ridotto, vedremo poi quale, il corridore non rinuncia ai 42 km ma fa a meno di alcuni servizi che elenchiamo qui di seguito:

- niente chip

- nessuna menzione in classifica e quindi nessun premio assoluto o di categoria

- nessuna comunicazione alla FIDAL

- nessun rifornimento (vedi borraccia che si porta appresso)

- no deposito borse

- no pacco gara

- grandezza ridotta del pettorale (dal quale vengono omessi gli sponsor in quanto di solito si accollano solo l'onere del suddetto pacco gara)

E' chiaro che risparmiando sui costi del cronometraggio, sulla tassa da destinare alla FIDAL, sui rifornimenti, sui premi, sul pacco gara e sul peso della carta necessaria per il pettorale, poi gli organizzatori possono fare un bello sconto.

Inoltre non va dimenticato che con questa formula "light", il runner può evitare altri inutili costi burocratici, come il tesseramento FIDAL, il costo per la visita medica, l'iscrizione ad un gruppo sportivo. Mica male!

Insomma una genialità ed infatti la tariffa light costa zero euro: un premio meritato a fronte di un'idea veramente innovativa.

rodolfo.lollini@podisti.net

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Ultimo aggiornamento (Venerdì 09 Marzo 2012 09:25)

 

Valeria Sortino raggiunge le vette dell'atletica italiana

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Sortino_Valeria_2012_Nuova_Podistica_LatinaDalla pianura pontina ai primi posti delle maratone nazionali. Questa la corsa di Valeria Sortino, portacolori della Nuova Podistica Latina, che negli ultimi mesi ha centrato prestazioni di assoluto rilievo, in grado di metterla sotto i riflettori dell'atletica che conta. Un piccolo antipasto c'era stato già in occasione della Maratona di Latina Provincia-Trofeo Città di Sabaudia, quando Valeria riuscì a conquistare la quinta piazza tra le donne, migliorando il proprio personale di ben undici minuti. Poi, un'escalation inarrestabile. La quattordicesima edizione della Napoli City Marathon ha salutato un'altra prestazione da incorniciare per l'atleta pontina: ancora un quinto posto, in 3 ore 12 minuti e 23 secondi – sei minuti meglio che a Sabaudia – e terza delle italiane, nella gara che ha visto la vittoria di Ornella Ferrara, bronzo in maratona ai Mondiali di Goteborg. Solamente tre settimane dopo, dimostrando eccezionali capacità di recupero, Valeria Sortino si è presentata al via della Maratona di San Valentino, a Terni, ottenendo la quarta piazza assoluta con l'ennesimo miglioramento del proprio personal best, portato a 3h08'35”. Anche la competizione umbra ha avuto sapore internazionale, con il successo della quotatissima croata Marija Vrajic.

L'ascesa ai vertici delle classifiche italiane da parte di Valeria Sortino sta bruciando i tempi, visto che l'atleta pontina ha iniziato a praticare la corsa di lunga distanza solo nel dicembre del 2010, col proposito di partecipare insieme al suo compagno alla mezza maratona Roma-Ostia del febbraio successivo. Lo sport, però, è parte integrante della vita di Valeria, che dal 2001 svolge la professione di personal trainer in palestra. Sino all'anno precedente aveva praticato quotidianamente il tennis, disciplina sportiva alla quale si era avvicinata all'età di 9 anni.

Dalla Roma-Ostia dello scorso anno, ogni gara ha rappresentato un nuovo traguardo per Valeria Sortino, che sempre nella Capitale ha corso la sua prima maratona, sotto la guida attenta dell'ultramaratoneta Aldo Onorati e seguendo i consigli del supermaratoneta Gennaro Tedesco.

La passione per le lunghe distanze travolge Valeria che, nel corso di pochi mesi, inanella una serie impressionante di gare per la soddisfazione del suo presidente Enrico Di Gregorio: l'Ecomaratona dei Marsi – 43 chilometri immersi tra i monti abruzzesi, con dislivelli estremi – poi i 50 chilometri della Pistoia-Abetone, considerata fra le competizioni più ardue d'Italia a causa del suo tracciato per due terzi in salita, e infine la Lake Garda Marathon.

L'avventura podistica di Valeria Sortino si farà ancora più intensa nei prossimi mesi: il 18 marzo sarà al via della Maratona di Roma, il 1° aprile correrà la Maratona del Lamone di Russi, in provincia di Ravenna, e il 25 aprile si cimenterà nella 50 chilometri di Romagna. Queste ultime due manifestazioni fanno parte del Trittico di Romagna, che si concluderà a fine maggio con la 100 chilometri del Passatore, da Firenze a Faenza, superando gli Appennini e i 1000 metri d'altitudine del Passo della Colla.

«Per i risultati che sto ottenendo – afferma Valeria Sortino – ci tengo a ringraziare il mio compagno, i miei genitori e tutti gli amici che mi hanno sostenuta, in particolare Gennaro Tedesco, per i numerosi consigli tecnici e perché è il mio più accanito sostenitore, e l'atleta della società Borgate Riunite di Sermoneta Domenico Rinaldi che mi ha accompagnata e guidata negli allenamenti e nelle gare».

Viste le premesse, Valeria Sortino si prepara a raggiungere obiettivi ancora più importanti.

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Ultimo aggiornamento (Mercoledì 29 Febbraio 2012 15:06)

 
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